Germania: Merkel segue chiusure Speranza, 29.426 contagiati e 294 vittime in un giorno

BERLINO – La granitica (ormai non più) cancelliera Merkel che regna da oltre 15 anni sulla Germania e sull’Europa in tema di lotta al Covid-19 aveva cominciato bene, e il Paese sembrava uno di quelli più attrezzati in materia. Poi si è convinta a seguire la linea delle chiusure adottata da Speranza-Conte in Italia e mal gliene incolse.
La Germania infatti ha registrato un balzo in avanti nei contagi, il più alto da inizio gennaio: 29.426 contagiati in un solo giorno. Nella giornata di ieri, 14 aprile 2021, le vittime sono state 294 (79.381 in totale), mentre il numero di nuove infezioni ogni 100.000 residenti in sette giorni è schizzato a 160,1 secondo i dati del Robert Koch Institut. Il presidente dell’RKI Lothar Wieler ha detto stamani in conferenza stampa dobbiamo agire subito, le terapie intensive rischiano il sovraccarico e dobbiamo salvare vite umane.
Come abbiamo detto la cancelliera Merkel ha iniziato il suo declino proprio decidendo una gestione Covid-19 improntata sempre di più nella direzione delle chiusure. Da quasi un mese, in Germania si sta vivendo un lockdown, parecchio simile a quello italiano. Annunciato prima di Pasqua da Angela Merkel, la cancelliera aveva poi fatto un passo indietro il giorno dopo, ritirando la decisione e concedendo le vacanze di Pasqua ai tedeschi. Poi anche in Germania: lockdown totale e chiusura di tutte le attività non necessarie. Il cosiddetto Notbremse (freno a mano) è stato tirato e verrà confermato in Parlamento mercoledì della prossima settimana. La proposta comprende misure ancora più restrittive, tra gli altri, anche un coprifuoco dalle 21 alle 5.
Eppure, la strategia delle chiusure senza se e senza ma, non sembra aver dato frutti in tutti Paesi che l’hanno attuata, Italia in primis, chiusa da oltre un anno e con uno dei tassi di mortalità più alti d’Europa. Inoltre, il costo dal punto di vista del tessuto economico è spaventoso: si stima che nel 2020 l’Italia perderà circa 10 punti di Pil. Arrestata anche la crescita economica in Germania a causa delle chiusure che, per il primo quadrimestre dell’anno, è stata ridotta in autunno dagli esperti da 4,7% a 3,7%.
Anche l’andamento delle vaccinazioni non procede proprio come auspicato dalla Germania. Sono 14.058.329 le persone che hanno ricevuto il vaccino (16,90% della popolazione totale), 5.186.083 hanno ricevuto invece entrambe le dosi necessario (6,24% della popolazione). Tuttavia, nella giornata di ieri sono state 600.000 le persone a ricevere il vaccino. I numeri sono troppo alti, e salgono ancora. In terapia intensiva aumentano quotidianamente ha affermato in conferenza stampa il ministro della Salute Jens Spahn. Insomma, chiusure e vaccini: una ricetta che non sembra funzionare. Un’evidenza che ora appare in Germania, ma che presto potrebbe riguardare altri Paesi.
