Covid, il dramma dell’India: l’Italia vieta gli ingressi dal paese asiatico

ROMA – Con un ordinanza del ministro della salute, Roberto Speranza, l’Italia vieta gli ingressi dall’India per covid. Il ministro lo ha annunciato su Facebook: «Ho firmato una nuova ordinanza che vieta l’ingresso in Italia a chi negli ultimi 14 giorni è stato in India. I residenti in Italia potranno rientrare con tampone in partenza e all’arrivo e con obbligo di quarantena». Per chi sia già arrivato, ma sia stato nel Paese nelle due settimane precedenti, è previsto un tampone. Lasituazione, in India, è davvero drammatica.
«Venerdì è stato il giorno record per casi a livello mondiale con 893mila positivi di cui 346mila proprio in India – ha spiegato Speranza – scienziati sono al lavoro per studiare la nuova variante. Non possiamo abbassare la guardia». Prima dell’Italia, altri Paesi hanno limitato o vietato gli arrivi dall’India, tra cui Germania, Regno Unito e Canada. La situazione nel Paese è drammatica, dopo che appena un paio di mesi fa le autorità indiane si preparavano a dichiarare conclusa la fase peggiore. Invece, la nuova variante spinge i contagi a ritmi da record, e mancano posti letto e ossigeno. Un nuovo record di contagi è arrivato per il quarto giorno, 349.691, portando il totale a 16,9 milioni, secondo solo agli Usa. Il ministero della Salute ha parlato di 2.767 nuovi morti in 24 ore, con il totale a 192.311. Secondo gli esperti si tratta però di sottostime, che non includono i casi non confermati e molte morti attribuite a malattie preesistenti.I crematori e i luoghi di sepoltura sono sopraffatti, mentre le pire bruciano senza sosta, spesso senza più rispettare le pratiche religiose tradizionali.
«Li bruciamo così come arrivano, è come essere in guerra», ha detto Mamtesh Sharma, responsabile di un centro a Bhopal. Il suo crematorio ha contato 110 morti sabato, ma il governo locale ha parlato di 10. Gli ospedali sono pieni e i familiari dei malati fanno la spola cercando posti in cui ricoverarli, spesso vedendoli morire in strada. Le scorte d’ossigeno sono finite, in una situazione che contrasta con le affermazioni del governo per cui “nessuno nel Paese resta senza ossigeno”.Il governo di Narendra Modi è pesantemente criticato per aver permesso grandi eventi come festival Hindu o comizi elettorali. New Delhi ha ora chiesto aiuto all’estero, e il mondo risponde. Dagli Usa Anthony Fauci, consigliere medico dell’amministrazione Biden, ha dichiarato che Washington sta attivamente cercando di aumentare gli aiuti, con invio di ossigeno, test, farmaci e dispositivi di protezione. L’Ue ha annunciato l’attivazione del Meccanismo di protezione civile, mentre la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, si è detta “allarmata”. E Londra ha fatto partire un primo carico di aiuti, tra cui ventilatori e concentratori d’ossigeno, mentre altre spedizioni seguiranno in settimana.Con un’altra tragedia fa i conti l’Iraq. Un incendio ha travolto un ospedale a Baghdad, uccidendo almeno 82 persone e ferendone 110. Almeno 28 deceduti dipendevano dai ventilatori per gravi sintomi di Covid-19, mentre accuse di negligenza sono state rivolte alle autorità ospedaliere, perché all’origine delle fiamme sarebbe stato un cilindro di ossigeno esploso in un reparto di terapia intensiva.
