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Il Palazzo dell'eliseo a Parigi

Parigi: Vertice sul finanziamento economie africane da Macron. Ci sarà anche Draghi

Il Palazzo dell'eliseo a Parigi
Il Palazzo dell’Eliseo a Parigi

PARIGI – Arriverà a Parigi attorno all’ora di pranzo il premier Mario Draghi, per prendere parte al vertice sul finanziamento delle economie africane. L’evento è stato organizzato dal Presidente francese Emmanuel Macron, a seguito dell’appello dell’aprile 2020, firmato da 18 leader europei e africani, sull’impatto finanziario della crisi sanitaria in Africa.

Alla Conferenza, che si svolgerà in formato ibrido, parteciperanno i principali Capi di Stato e di Governo africani e dei Paesi occidentali, come pure i vertici di ONU, UE e delle Istituzioni Finanziarie Internazionali. L’evento, chiuso alla stampa, avrà inizio alle 13.30 con un’introduzione del Presidente Macron. Dalle 14 alle 17, i lavori saranno articolati in due sessioni.

La prima, dedicata ai temi del finanziamento esterno e del trattamento del debito, la seconda allo sviluppo del settore privato africano e di quello infrastrutturale. Alle 17.30 sono previste le conclusioni, sempre da parte del Presidente Macron, il quale terrà poi una conferenza stampa. La discussione tra i leader sarà interattiva senza un ordine di interventi predefinito. Si prevede un massimo di 3 minuti di intervento. Partecipano in presenza anche il premier spagnolo Pedro Sanchez, il portoghese Antonio Costa, il presidente del Parlamento europeo Charles Michel e la presidente della commissione Ue Ursula Vonder Leyen. collegata da remoto, tra gli altri, la cancelliera tedesca Angela Merkel.

La Conferenza mira a unire gli sforzi della Comunità Internazionale nel sostegno alle economie africane, esposte a molteplici criticità nell’attuale situazione pandemica. L’incremento delle spese sanitarie, la contrazione del mercato delle materie prime, degli investimenti diretti esteri, delle rimesse dall’estero e del turismo, costituiscono i principali fattori di crisi, oltre all’indebitamento estero del Continente. Al crollo del PIL vanno inoltre aggiunti gli effetti sul piano della sicurezza alimentare, sul piano dell’istruzione. La Banca Mondiale stima nel 2020 un calo del 3,7% del PIL aggregato e del 6,1% di quello pro capite, facendo entrare il Continente in recessione per la prima volta da 25 anni a questa parte.

Nella prima sessione dell’evento verranno discusse una serie di proposte, di breve periodo, volte a favorire la ripresa delle economie africane. Tra queste, il lancio di un “New Deal” per l’Africa attraverso la creazione di nuove linee di credito per sostenere i Paesi africani in tema di prestiti a condizioni preferenziali; un miglior coordinamento tra i creditori del Club di Parigi e G20 sul tema del debito africano; Il mantenimento di un’adeguata percentuale di Aiuto pubblico allo sviluppo rispetto al Reddito nazionale lordo da parte dei Paesi partecipanti alla Conferenza.

Nella seconda sessione, invece, verranno affrontati i temi connessi alla crescita di lungo periodo delle economie africane, tra cui il sostegno allo sviluppo del settore privato. Secondo le statistiche più autorevoli, nel 2040 l’Africa avrà una forza lavoro superiore alla Cina (500 milioni di persone oggi; 1,1 miliardi previsti nel 2040). Esiste quindi l’esigenza di creare almeno fra i 10 ed i 15 milioni di posti di lavoro all’anno, attraverso una crescita economica media del Continente fra il 6% ed il 7%. Tra i temi trattati, anche quello dello sviluppo infrastrutturale, nel settore stradale, nelle telecomunicazioni, nell’accesso alle risorse idriche ed all’elettricità. A tal fine, nel corso della Conferenza verrà ribadito l’auspicio di un maggiore impegno finanziario internazionale nel favorire la connettività digitale e l’accesso alle energie rinnovabili in Africa.

Collaborazione va benissimo per favorire lo sviluppo dei paesi africani, purché questi s’impegnino aporre progressivamente fine all’invasione dei migranti africani verso l’Europa e l’Italia in particolare.

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Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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