Codice appalti: Giani, studiare nuovo strumento normativo che acceleri opere

FIRENZE – «Ritengo che occorre piu’ che aprire una discussione ideologica su «codice degli appalti’ si- ‘codice degli appalti’ no» studiare dei percorsi dal punto di vista normativo che consentano un’accelerazione guardando al risultato, ovvero il fine non e’ il rispetto formalistico delle procedure ma il fine e’ realizzare quell’opera».
Lo ha detto ai microfoni di ‘Tg2 post’ su ‘Rai 2′ il presidente della regione Toscana, Eugenio Giani. «Cogliamo ad esempio cio’ che sta avvenendo non solo sul Ponte di Genova ma con l’istituto dei commissariamenti perche’ i commissari sono persone che sono responsabili in positivo ed in negativo e quindi coraggio ne hanno di piu’ anche nel fare dei passi che possono consentire la realizzazione concreta dell’opera – ha aggiunto Giani-. A mio giudizio poi guardiamo di dare molto spazio nel Recovery fund ai progetti che vengono dal territorio perche’, consentitemi, io vedo grandi progetti e grandi opere che spesso hanno piu’ difficolta’ ad essere realizzate perche’ magari non sono a livello giusto di progettazione, e questo e’ un po’ la pecca della centralizzazione da parte dello Stato di voler spendere la gran parte di questi 250 miliardi mentre i progetti esecutivi sono spesso nell’elaborazione progettuale del Comune, della Provincia e della Regione».
«Occorre poi una sorta di autority che possa supportare quel dirigente o quel commissario che di fronte alla realizzazione dell’opera si trova enti esterni in cui prevale un senso di deresponsabilizzazione perche’ e’ sicuramente piu’ facile mettere un no ad un parere che prendersi la responsabilita’ e dire si, si puo’ procedere alla realizzazione dell’opera» ha concluso Giani
