130 vacanzieri italiani bloccati a Malta in quarantena. Assistiti dall’Ambasciata

LA VALLETTA, – La sfrenata voglia di evadere dopo il lungo lockdown imposto da Speranza e dalla sua combriccola sta giocando un brutto scherzo a migliaia di italiani che hanno scelto di trascorrere una vacanza all’estero. Sono tra 120 e 130 gli italiani in quarantena a Malta che finora, secondo quanto si è appreso, si sono messi in contatto con l’ambasciata italiana. Si tratta in gran parte di teenager in vacanza o studenti delle scuole estive di lingua inglese, che ora sono state chiuse. Circa 50 sono positivi al Covid, mentre gli altri sono in isolamento perché entrati a contatto con i compagni contagiati. Solo alcuni sono maggiorenni.
Ieri l’ambasciata, in continuo contatto telefonico con i ragazzi, ha organizzato in collaborazione con le autorità un servizio di trasporto per radunare gli studenti al Corinthia Marina, a Saint Julian, riconvertito in Covid Hotel, al quale nessuno può avere accesso. Il cluster, si apprende, ha colpito anche ragazzi francesi e spagnoli.
La Farnesina comunica che a partire dal 6 luglio 2021, un numero crescente di connazionali in viaggio a Malta, in maggioranza minorenni che partecipavano a corsi di lingua organizzati da college e scuole locali, e’ risultato positivo al covid-19 o ha avuto contatti con individui positivi, a seguito del tampone antigenico effettuato a ridosso della partenza per rientrare in Italia. La Farnesina e l’Ambasciata d’Italia a Malta sono state immediatamente informate e dal primo momento hanno fornito supporto diretto ai connazionali in loco, nonche’ alle famiglie in Italia. Le Autorita’ locali hanno proceduto all’isolamento di tutti coloro che sono risultati positivi e di coloro che, seppur negativi, sono stati a contatto diretto con questi. L’Ambasciata d’Italia a Malta ha tempestivamente inviato funzionari presso le strutture ove i connazionali necessitavano piu’ assistenza, fornendo beni di prima necessita’ – prosegue la nota -. Nonostante le condizioni sanitarie dei connazionali non destino preoccupazioni – fatta esclusione per pochi ricoveri a scopo cautelativo – l’Ambasciata si e’ impegnata affinche’ fosse messo a disposizione soprattutto dei connazionali piu’ giovani personale medico secondo le esigenze. L’Ambasciata, in stretto raccordo con il Ministero degli Esteri, ha altresi’ svolto passi di sensibilizzazione presso le competenti Autorita’ locali, anche ad alti livelli, al fine di consentire il rientro in Italia di coloro che sono risultati negativi al tampone, ma per il momento la normativa maltese rimane confermata e non consente il ritorno nel nostro Paese, ne’ per le persone positive ne’ per i contatti stretti negativi, per 14 giorni. Più o meno le stesse regole imposte a suo tempo in Italia da Speranza, e adesso ne subiscono le conseguenze anche i nostri connazionali…….
