Olimpiadi Tokyo: Tamberi in finale nell’alto, deludono gli azzurri della spada, ciclismo il ct Cassani rientra in anticipo dopo il flop degli uomini

TOKYO – Gianmarco Tamberi vola nella finale olimpica del salto in alto, gli azzurri della spada deludono le attese e restano fuori dalla zona medaglie. Comincia cosi’ la settima giornata dei Giochi di Tokyo per l’Italia, la prima per l’atletica leggera.
TAMBERI – Pur senza trovare le sensazioni cercate, Tamberi non ha avuto problemi a superare 2,28 al secondo
tentativo, dopo un percorso netto nei primi salti, per staccare il biglietto per la finale in programma domenica. «Aspetto questa finale da troppo tempo per non divertirmi – ha dichiarato l’azzurro – Non vedevo l’ora, ho dato l’anima negli ultimi cinque anni per essere qui, e’ stata una strada infinita e ora sono qui, pronto per vivere quel giorno che chiamavo sogno e oggi chiamo obiettivo. Sono contento di potermi giocare le mie carte. Non
sorrido troppo perche’ non e’ stata una bella gara, ma l’importante era qualificarsi. In riscaldamento avevo sensazioni
ottime, poi ho dovuto cambiare i chiodi perche’ stavo scivolando e da li’ in avanti ho avuto qualche difficolta’. I salti sono stati tutti brutti, dal primo all’ultimo, ma l’importante e’ essere in finale. Domenica sara’ un’emozione unica: voglio godermi questa magia, dovra’ essere un giorno magico, io ho gia’ dimostrato di saper tirar fuori il meglio nelle gare piu’ importanti».
Niente da fare invece per Stefano Sottile, costretto al ritiro per un problema fisico dopo aver fallito le prime due prove a 2,21. Nelle altre gare della giornata inaugurale buona partenza per gli italiani: Elena Bello e’ in semifinale negli 800, come Riccardo Sibilio nei 400 ostacoli e Anna Bongiorni nei 100 metri (fuori Vittoria Fontana). Nei 3.000 siepi gia’ in finale Ala Zoghlami e Ahmed Abdelwahed, fuori Osama Zoghlam. Eliminato anche Giovanni Faloci nel disco.
SCHERMA – La delusione del mattino e’ arrivata pero’ dalla spada maschile a squadre: l’Italia di Marco Fichera, Enrico
Garozzo e Andrea Santarelli e’ stata sconfitta al primo turno dalla rappresentativa russa (45-34), dando subito l’addio al sogno di una medaglia. Nel nuoto una sola italiana in gara, Margherita Panziera, che non ha rispettato le attese fallendo l’accesso nella finale dei 200 dorso, mentre la sudafricana Tatjana Schoenmaker ha vinto i 200 rana con il nuovo record del mondo (2’18″95). Eliminati Carambula e Rossi nel torneo di beach volley e Rebecca Nicoli nel torneo di pugilato, categoria -60 kg. Buone notizie invece dall’arco: nell’individuale femminile Lucilla Boari ha
battuto la bielorussa Hanna Marusava ed e’ nei quarti contro la cinese Jiaxin Wu.
CICLISMO – «Sto per prendere il volo per rientrare in Italia. Parliamo nei prossimi giorni». Lo ha detto il ct del
ciclismo azzurro Davide Cassani, prima di imbarcarsi da Tokyo per il rientro in Italia, un rientro probabilmente anticipato dopo i risultati delle Olimpiadi nelle prove su strada, con un bronzo di Elisa Longo Borghini tra le donne e la delusione degli uomini. Nella prova in linea, vinta dall’ecuadoregno Carapaz, Il migliore degli italiani è stato Alberto Bettiol, 14esimo a oltre tre minuti e mezzo, rallentato dai crampi a circa 15 chilometri dal traguardo. Ventesimo Gianni Moscon. Delusione anche da Filippo Ganna nella cronometro delle Olimpiadi di Tokyo, su un percorso difficile che non lo favoriva: il verbanese ha chiuso solo al quinto posto. L’oro è dello sloveno Primoz Roglic che vola e domina davanti all’olandese Tom Dumoulin e all’australiano Rohan Dennis.
«Il rientro di Cassani era assolutamente previsto dall’activity plan dei Giochi Olimpici, dettato dalle restrizioni del covid, che non consentono a nessuno di restare in Giappone dopo che sono terminate le gare della propria disciplina. Davide Cassani è il ct della strada e le gare su strada sono finite l’altro ieri con la cronometro di Ganna e Bettiol». Lo precisa il presidente della Federciclismo, Cordiano Dagnoni, all’Adnkronos, dopo la partenza per l’Italia del ct Davide Cassani avvenuta oggi.
