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Covid-19 e inquinamento: un miliardo e 600 milioni di mascherine finite negli oceani

ROMA – Il giornale Libero ci comunica una notizia preoccupante, legata alle provviste di quantità milionarie di mascherine (in Italia acquisite da Arcuri) e smaltite poi in modo illegale nell’ambiente. Dall’inizio della pandemia, un miliardo e seicento milioni (pari a cinquemilacinquecento tonnellate) di mascherine chirurgiche e di dispositivi di protezione individuale – utilizzati e non riutilizzabili – sono finiti negli Oceani. Sono biodegradabili quanto le bottiglie di plastica e i pannolini, cioè servono 450 anni perché siano riassorbiti nell’ambiente. E alla fauna marina non servono a nulla, perché pesci, crostacei e anfibi com’è noto non vengono contagiati dal Covid-19. Perciò, visto che l’emergenza sanitaria rischia di proseguire ancora per un bel po’ di tempo, occorrerà trovare una soluzione per riciclare tutto quel materiale inquinante, afferma giustamente il quotidiano.


Ezzelino da Montepulico


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