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Il prezzo dei vaccini è esorbitante, un’inchiesta mette sotto accusa la politica delle Big Pharm

Dalla rivista Il mantellodellagiustizia.it traiamo un altro interessante spunto contenuto in un articolo di  Carlo Parenti, che ci informa di un recentissimo rapporto di The People’s Vaccine Alliance dal titolo La grande rapina dei
vaccini, che tratta dei prezzi eccessivi che le aziende farmaceutiche applicano per i vaccini COVID-19, mentre i paesi ricchi bloccano il percorso più rapido ed economico verso la vaccinazione globale.
«The People’s Vaccine Alliance è un movimento globale di organizzazioni, leader mondiali e attivisti uniti da un
obiettivo comune di una campagna per un vaccino popolare per COVID-19 basato su conoscenze condivise che sia disponibile gratuitamente per tutti ovunque. Il Peoples Vaccine è supportato da oltre 2 milioni di attivisti in tutto il mondo e da 175 ex leader mondiali e scienziati vincitori del premio Nobel.
Ricordo un precedente importante di cui ho scritto su questa rivista: Albert Sabin non brevettò il suo vaccino per
regalarlo a tutti i bambini del mondo! .
Per P.V.A. il costo della vaccinazione globale con gli innovativi vaccini a mRna –sostenuto dall’iniziativa Covax
dell’Organizzazione mondiale della sanità– potrebbe essere almeno 5 volte più basso, se i colossi farmaceutici non
godessero dei monopoli sui brevetti dei vaccini Covid.
Condizione che ha fatto pagare ai paesi ricchi fino a 24 volte il costo stimato di produzione. È la denuncia lanciata il 29 luglio scorso anche in Italia da Oxfam e da Emergency, membri della People’s Vaccine Alliance (Pva), con Unaids e quasi altre 70 organizzazioni. Il rapporto rivela come solo Pfizer/BioNTech e Moderna nel 2021 potrebbero far pagare agli Stati 41 miliardi di dollari in più, rispetto al costo di produzione stimato dei vaccini a tecnologia mRna, nonostante per il loro sviluppo le stesse aziende abbiano ricevuto oltre 8,25 miliardi di finanziamenti pubblici. Nuove analisi delle tecniche di produzione dei vaccini di tipo mRna, messi in commercio da Pfizer/BioNTech e Moderna –realizzate da Public Citizen con ingegneri dell’Imperial College di Londra e pubblicate nel rapporto– rivelano infatti che questi vaccini potrebbero essere realizzati in media con un costo che varia da appena 1,18 a 2,85 dollari a dose. Si pensi poi che l’amministratore delegato di Pfizer Albert Bourla ha suggerito che si potrà arrivare fino a 175 dollari per dose, ossia 148 volte il potenziale costo minimo stimato di produzione.“Mentre meno dell’1% delle persone nei Paesi a basso-medio reddito è stata vaccinata e le varianti corrono, i CEO di Moderna e BioNTech con i profitti realizzati sono diventati  miliardari, sottolinea Oxfam.
Secondo il rapporto, solo l’Italia fino ad oggi per questi due vaccini avrebbe speso 4,1 miliardi di euro in più di
denaro dei contribuenti. Risorse che potrebbero essere investite per rafforzare il Sistema sanitario nazionale,
consentendo, ad esempio, di allestire oltre 40mila nuovi posti di terapia intensiva (ad oggi sono poco più di 8.500); oppure di assumere oltre 49mila nuovi medici (ad oggi sono poco più di 100mila quelli dipendenti del Sistema sanitario nazionale).

(…) P.V.A lancia un appello ai Governi per un’azione urgente: Se tutti i governi non spingeranno per la condivisione dei brevetti e il trasferimento delle tecnologie necessarie a consentire di aumentare la produzione mondiale di vaccini, ancora innumerevoli vite andranno perse. – concludono Albiani e Miccio – Consentire ai Paesi in via di sviluppo di produrre i propri vaccini è il modo più rapido e sicuro per aumentare l’offerta e ridurre drasticamente i prezzi. Quando questo è stato fatto per il trattamento dell’HIV, i prezzi sono diminuiti del 99%. Una proposta per arrivarci esiste ed è sostenuta da oltre 100 Paesi tra cui Stati Uniti, Francia, India e Sud Africa; mentre Germania, Regno Unito e Unione Europea si sono più volte opposti, con l’Italia che continua a non assumere una posizione chiara e si accoda alle decisioni dell’UE,. Per questo rilanciamo ancora una volta con forza un appello urgente perché si arrivi il prima possibile ad una sua approvazione in seno all’Organizzazione Mondiale del Commercio, che si sta riunendo proprio questa settimana per discuterne.
Ma dobbiamo sottolineare che da tempo Papa Francesco chiede di assicurare l’accesso universale al vaccino e la sospensione temporanea del diritto di proprietà intellettuale».

Analisi e proposte obiettive, sulle quali non possiamo non dichiararci d’accordo, mentre il governo italiano fa il pesce in barile, allineandosi alla posizione della commissione Ue, legata a doppio filo, come noto, ai poteri forti.


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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