Infortuni mortali sul lavoro: nuovo caso a Bergamo. Inail, nel 2021 sono cresciuti dell’11,6%

ANSA / CIRO FUSCO
ROMA – Un uomo di 36 anni è morto in una azienda di San Paolo d’Argon, in provincia di Bergamo. Secondo quanto comunica Areu, l’Agenzia regionale emergenza urgenza, l’uomo è deceduto dopo essere precipitato all’interno della Toora Casting di via Mazzini, che produce componenti d’alluminio per auto.
Intanto, secondo i dati Inail, si apprende che gli infortuni sul lavoro con esito mortale sono cresciuti dell’11,6% sullo stesso periodo del 2019. L’ Inail precisa che i dati, per quanto riguarda il periodo 2021 preso in esame, sono ancora influenzati dagli effetti della pandemia .
Nel primo semestre di quest’anno (analogamente alla rilevazione mensile al 31 maggio), si rileva un incremento delle denunce di infortunio in complesso dell’8,9% e una crescita del 41,9% delle tecnopatie rispetto allo stesso periodo del 2020, ma ancora una riduzione rispetto al 2019 (-17,6% per gli infortuni e -11,4% per le malattie). Rispetto al 2019, il 2021 rileva una diminuzione sia degli infortuni in occasione di lavoro che di quelli in itinere (-15,0% e -32,9% rispettivamente) e per entrambi i sessi (anche se più marcato per gli uomini).
Passando ai casi mortali, nei primi sei mesi del 2021 (rispetto al lievissimo incremento registrato nei primi 5 mesi, con +2 casi) i decessi tornano a diminuire rispetto al 2020 (-5,6%, -32 casi). Il decremento rilevato tra il 2021 e il 2020 è sintesi di un aumento di 9 decessi degli infortuni in itinere e di un calo di 41 casi tra quelli in occasione di lavoro. Aumentano (analogamente ai primi 5 mesi) nel confronto con il 2019 (+11,6%, 56 decessi in più), a causa del Covid che sta ancora influenzando l’anno 2021. Per le malattie professionali, i primi 6 mesi di quest’anno evidenziano un incremento del 41,9% delle malattie denunciate rispetto allo stesso periodo del 2020, ma ancora una riduzione (-11,4%) rispetto al 2019
