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Rave party: ancora controlli in Maremma da parte delle forze dell’ordine

ANSA/

GROSSETO – Continuano i controlli sui reduci del rave party viterbese da parte delle Forze dell’ordine, soprattutto in Maremma. Oltre tremila, finora, gli identificati per il rave. Vanno avanti le indagini per identificare altri partecipanti del maxy rave e individuare gli organizzatori.

Sotto la lente anche i social da cui è partito il tam tam per l’evento di Ferragosto che ha chiamato a raccolta giovani da tutta Europa. “Finalmente l’area è stata liberata dopo diversi giorni. E’ stato un assembramento di migliaia di persone, alcuni asseriscono oltre 10mila, e questo provoca un elemento di facilitazione nella circolazione del virus. Sicuramente ci sarà un aumento dei contagi” nelle zone. Lo ha detto l’assessore regionale alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato, ai microfoni di Radio24. “Abbiamo dato disposizione di fare un’attività di tamponi a tappeto nei comuni interessati – aggiunge -. Sicuramente questa situazione andava evitata. Se si radunano oltre 10mila persone in tempo di pandemia è un fatto grave e anomalo”.

“C’è preoccupazione per un possibile aumento dei contagi Covid. Al rave non c’erano controlli e dopo i partecipanti si sono mossi anche all’interno di strutture commerciali del nostro territorio ma è difficile fare una ricerca sui contatti avuti dal momento che per la maggior parte non sono state prese le generalità”. Lo riferisce Valeria Bruni, assessore comunale al turismo di Manciano (Grosseto) in Toscana dove i reduci hanno sfollato quando la festa abusiva nel Viterbese è stata interrotta quattro giorni prima del previsto.

In parte si sono accampati alle Cascatelle termali di Saturnia, altri sul fiume Fiora. “Ora – aggiunge – la situazione è tranquilla”. “Sostanzialmente non ci sono stati problemi a Sorano, ma c’è stata molta tensione e paura nella gente. Alcuni agriturismi, 4-5, mi hanno detto che i turisti sono andati via, forse a causa della musica molto alta che si sentiva fino a 25 chilometri di distanza dal rave”. Così Pierandrea Vanni, sindaco di Sorano (Grosseto), dopo la fine del rave nel Viterbese. “Ormai è tornata la tranquillità – aggiunge il sindaco – le ultime presenze sono andate via questa mattina. Alla fine noi siamo stati risparmiati perché Sorano non ha grossi supermercati, e quindi i partecipanti sono andati soprattutto altrove. Complessivamente non abbiamo avuto grossi problemi, a parte la preoccupazione delle persone”.

Otto partecipanti, uomini e donne, al rave party nel Viterbese, si sono staccati dal raduno abusivo per andare a fare compere completamente nudi in un supermercato di Manciano (Grosseto). La gente ha protestato, anche per le attenzioni sul contenimento Covid e la presenza eventuale di minori. Lo si apprende oggi dall’assessore al turismo Valeria Bruni. L’incursione è stata nei giorni del rave. “Il danno più grave che abbiamo avuto in questi giorni – dice Bruni – è quello di immagine verso i turisti e nei confronti dei nostri concittadini. In questi giorni ci sono state segnalate otto persone nude in un supermercato e la gente è molto arrabbiata per questa disparità di trattamento tra i partecipanti al rave che hanno fatto è grave; che volevano e i cittadini normali che devono rispettare le regole”.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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