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Palermo: chemio negata a malato di cancro non vaccinato, l’accusa di Francesca Donato, parlamentare europea

Il ministro Roberto Speranza (Fioto ANSA)

PALERMO – La parlamentare europea del gruppo Identità e democrazia, Francesca Donato, solleva una gravissima accusa per un episodio che sarebbe avvenuto all’ospedale Cervello di Palermo, che dimostrerebbe, se confermato, a a quali esagerazioni conduce la sfrenata campagna vaccinale di Speranza – Figliuolo, Si sarebbe arrivati addirittura al punto di  negare cure salvavita a malati di tumore, già penalizzati nel lungo lockdown. Attendiamo le spiegazioni della sanità palermitana e qualche reazione dei vaccinatori ad ogni costo.

«E’ molto grave che si condizioni una terapia indispensabile come la chemio alla vaccinazione contro il Covid-19 e che addirittura i pazienti non vaccinati vengano rimandati indietro». Lo denuncia la parlamentare europea Francesca
Donato, dopo essere venuta a conoscenza di un caso avvenuto all’ospedale Cervello di Palermo. «Nei giorni scorsi – spiega l’europarlamentare – mi e’ stato segnalato il caso di una donna affetta da linfoma marginale splenico di quarto grado che dovendo iniziare urgentemente la chemioterapia si e’ recata all’ospedale Cervello di Palermo ed e’ stata rispedita indietro dai sanitari perche’ non vaccinata. Non solo – continua Donato – nel referto si intima alla paziente di eseguire la vaccinazione e viene rimandata ad una visita a settembre. La pandemia ha gia’ causato notevoli ritardi negli interventi per i pazienti oncologici, adesso si chiede a questi anche la vaccinazione per accedere a delle terapie indispensabili a cui hanno diritto. Si tratta di una mostruosita’ ben piu’ grave della richiesta del green pass per gli uffici pubblici, mi auguro che chi di dovere intervenga per evitare altri inutili vessazioni a danno di donne e uomini che gia’ soffrono».

Per fortuna in altre regioni questo non accade, ma non vorrei che la sfrenata campagna vaccinale di Speranza – Figliuolo, recepita dalle regioni, portasse ad estendere questi inaccettabili comportamenti delle autorità sanitarie.


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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