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Kabul: sette morti nella calca vicino all’aeroporto. Critiche dell’Onu agli Usa

(Photo by Wakil KOHSAR / AFP)

KABUL – Continuano le morti di civili afghani nella calca che si crea per raggiungere l’aeroporto e sfuggire al nuovo regime. La confusione creata dalla decisione di Biden aumenta a dismisura. Sette persone tra la folla vicino all’aeroporto di Kabul sono morte nella calca mentre cercavano di avvicinarsi allo scalo per lasciare il Paese: lo riporta Sky News, che cita un comunicato diffuso questa mattina dal ministero della Difesa britannico. Il ministero non ha specificato se tutte le vittime siano morte oggi, ne’ ha reso noto le cause dei decessi.

Un portavoce del ministero ha precisato che le vittime sono civili afgani. Le “condizioni sul terreno rimangono estremamente impegnative, ma stiamo facendo tutto il possibile per gestire la situazione nel modo più sicuro possibile”, recita il comunicato del ministero. Ieri, secondo i media, quattro persone sono morte nella calca fuori dall’aeroporto della capitale afgana.

L’Afghanistan affronterà una catastrofe assoluta con fame diffusa, persone senza casa e collasso economico a meno che non venga concordato un urgente sforzo umanitario sulla scia del ritiro dal Paese degli Stati Uniti. A lanciare l’allarme ai leader mondiali è Mary-Ellen McGroarty, direttrice nazionale per l’Afghanistan del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite, dichiarando al britannico Observer che un’azione rapida e coordinata è fondamentale. Altrimenti, una situazione già orrenda diventerà solo una catastrofe assoluta, un completo disastro umanitario, ha detto.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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