BASILEA – Vincere per non rischiare. L’Italia campione d’Europa ha già l’assillo dei tre punti nella corsa al mondiale del Qatar. «Se giocheremo come contro la Bulgaria e tireremo meglio in porta avremo buone possibilità per farcela, dice Roberto Mancini. Che non parla invece di formazione, lasciando diversi dubbi teorici. Svizzera-Italia (domenica, 20,45, Rai1) è una sfida fondamentale sulla strada delle qualificazioni mondiali. Basilea è il fortilizio dei rossocrociati, la sede fissa delle loro partite interne e per il tradizionale scontro con l’Italia (solo otto sconfitte per gli azzurri in 59 partite) ospitera’ circa 30.000 spettatori. In caso di vittoria italiana, gli elvetici difficilmente potranno raggiungere la squadra di Mancini, nonostante le due gare da recuperare. La classifica sarebbe infatti questa: Italia 13, Svizzera 6. In caso di pareggio Italia 11, Svizzera 7 e aritmeticamente tutto potrebbe succedere, ma gli azzurri giocheranno la gara di ritorno in casa, a Roma. Solo in caso di sconfitta (Italia 10, Svizzera 9) la situazione diventerebbe difficile.
IMMOBILE – E’ vero che alcuni azzurri non sono al massimo, ma l’Italia può far bene, come afferma il Ct. Con gli innesti certi (Chiellini e Di Lorenzo) in difesa (Mancini della Roma è tornato a casa) c’è anche la disponibilita’ di Pellegrini. In dubbio Verratti che ha avuto qualche problema al ginocchio. Pronto, se serve, il neo juventino Locatelli, ma ci sarebbe anche l’altrernativa Cristante. In attacco si sono fatti i nomi di Raspadori e Kean e si è ipotizzato Scamacca, ma anche se il ventaglio delle possibilità di scelta è ampio, Mancini confermerà Immobile. E chissà se si vedranno, a partita in corso, Bernardi e Zaniolo. Anche gli elvetici hanno i loro problemi da risolvere. Hanno cambiato tecnico, passando dalle mani di Petkovic a quelle di Murat Yakin, che sarà bravo, ma non ha una grande esperienza e gli sono venuti a mancare tanti titolari, da Comert a Xhaka, da Shaqiri a Freuler allo stesso Embolo. Insomma, se l’Italia è in ambasce, dopo il pareggio con la Bulgaria, gli elvetici vedono farsi sempre più stretta la strada verso il Qatar.
MANCINI – Ce la farà l’Italia? Penso di sì. Dato che ha strapazzato afli Europei la Svizzera (14esima nel ranking Fifa) e ha l’autorevolezza di chi ha vinto recentemente il titolo continentale e il suo tasso tecnico non è certamente inferiore a quello degli elvetici. Chiellini tornerà titolare: ha detto di non doversi illudere di poter vincere come all’Europeo. Il capitano ha furbescamente indorato la pillola alla stampa elvetica ricordando che agli Europei, per 55′, è stata una partita equilibrata e la Svizzera ci aveva reso la vita difficile col palleggio e il contropiede. Per vincere dovremo fare una partita di alto livello. Ma il calcio è un mistero agonistico, come scriveva Gianni Brera. Mancini lo sa bene: meglio non fidarsi. Il vero problema? Il grado di preparazione incompleto dei nostri giocatori in settembre: il c.t. contro la Bulgaria si è fatto coinvolgere emotivamente e qualche scelta (Pellegrini inserito troppo tardi) ha dato il via alle prime critiche. Chi sceglie e si assume tutte le proprie responsabilità è il c.t. che, a giudicare la pubblicità che va in onda spesso, sa di tutto, e specialmente di calcio. A chi gli fa presente il possibile nuovo record mondiale (36 gare senza sconfitte, meglio di Spagna e Brasile) Mancini ribatte che l’importante è qualificarsi e che tutto il resto è contorno, non sostanza.
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