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I «gratta e vinci» rubati nel pistoiese

Gratta e vinci da 500mila euro: tabaccaio finisce in cella. Le indagini danno ragione all’anziana

I «gratta e vinci» rubati nel pistoiese
Gratta e vinci

NAPOLI – E’ stato fermato, il tabaccaio accusato di aver tentato di sottrarre il biglietto vincente i 500mila euro del Gratta e vinci a una donna di 70 anni. Lui sostiene di essere il legittimo proprietario del biglietto, ma la Procura e i carabinieri di Napoli non la pensano allo stesso modo. L’uomo è stato sottoposto a fermo in quanto indiziato di delitto. Gravi le accuse le accuse che il pm Daniela Varone e il procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli gli contestano: furto pluriaggravato e, soprattutto, tentata estorsione. Non si esclude, infatti, che l’uomo possa avere chiesto soldi in cambio della restituzione del tagliando vincente.

Il tabaccaio è stato bloccato dai carabinieri della compagnia Stella di Napoli sul tratto casertano dell’A1, all’altezza di Teano, mentre a bordo della sua auto si stava dirigendo verso Napoli. E, invece, farà tappa nel carcere casertano di Santa Maria Capua Vetere. Secondo quanto emerso dalle indagini, prima di recarsi nell’aeroporto dal quale intendeva lasciare l’Italia, ha fatto una sosta a Latina, precisamente in un istituto bancario dove ha aperto un conto corrente a suo nome e depositato il biglietto vincente.

Lì i carabinieri hanno sequestrato il Gratta e vinci che l’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli aveva preventivamente reso inesigibile. Raggiunto telefonicamente da un giornalista, il tabaccaio ha cercato di sostenere che era stato lui ad acquistare il biglietto vincente e non l’anziana signora, incaricata solo di ritirare la vincita. In quella tabaccheria, infatti, così ha detto, non ci voleva entrare in quanto di proprietà di persone sgradite, vale a dire la ex moglie. Inoltre, ha aggiunto, non credeva che si trattasse di una somma così ingente. Pensava di avere vinto appena 500 euro. Ma la sua versione della vicenda è risultata totalmente diversa da quella resa dalla vittima, oltre che non avvalorata dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza del negozio e dalle dichiarazioni rese dai testimoni. Eppure l’uomo si era mostrato particolarmente sicuro quando, a Fiumicino, si è presentato negli uffici della Polizia per denunciare l’anziana, accusandola di avergli sottratto il tagliando fortunato. I poliziotti, dopo averlo perquisito, e dopo essersi messo in contatto con la Procura partenopea, lo avevano denunciato a piede libero ma solo per furto pluriaggravato.

I successivi sviluppi però hanno consentito di ricostruire un quadro probatorio più grave. Intanto, in via Materdei, i residenti continuano ad essere bipartisan: c’è chi condanna l’uomo senza appello e chi invece ne attenua le responsabilità affermando che davanti a una cifra simile è anche comprensibile perdere la testa. Voci di popolo a parte, stasera c’è chi esulta: è la pensionata acquirente del biglietto, che da giorni viveva nell’angoscia di vedersi sottratta la fortunata vincita. E c’è chi riceve pessime notizie, come la ex moglie del tabaccaio arrestato: l’Adm ha avviato la procedura per sospenderle la licenza, pur essendo del tutto estranea all’accaduto, dal momento che il titolare risponde di tutto ciò che avviene dietro il bancone.


Gatto

Gilda Giusti

Redazione Firenze Post

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