Pizzo Calabro: Mattarella inaugura anno scolastico e promuove le vaccinazioni

ANSA/Francesco Ammendola – Ufficio Stampa Quirinale
PIZZO CALABRO – La comunità scolastica dell’Istituto Omnicomprensivo della città ha accolto il Presidente Mattarella, il Ministro Bianchi, e alcune delegazioni di studentesse e studenti, in rappresentanza degli istituti di tutta Italia per la cerimonia dell’inaugurazione dell’anno scolastico.
Oggi è un giorno speciale, di speranza e di impegno per l’intero Paese. Quest’anno a essere speciale è l’anno che comincia. Voi tornate tutti in aula. Dopo le tante sofferenze la ripartenza delle scuole è il segno più evidente della ripartenza dell’Italia. Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella da Pizzo Calabro per la cerimonia d’inaugurazione dell’anno scolastico.
«Con le scuole ripartono si riallacciano i fili che si erano interrotti, anzitutto lo studio, ma anche le relazioni e le amicizie, e questo trasmette energia a tutta la nostra comunità Nazionale. La scuola è ossigeno della società, il suo funzionamento è specchio di quello del Paese, abbiamo una scuola di valore, grazie agli insegnanti, al personale, agli studenti, sappiamo che ci sono aspetti che vanno migliorati, soffriamo ritardi antichi, inefficienza, diseguaglianze, non mancano le capacità per superarle. Vi sono state assunzioni, aule adeguate e le istituzioni a diversi livello hanno collaborato per la riapertura delle scuole. Serve una prospettiva strategica con il Pnrr per avere una scuola più moderna. Questo è l’investimento più intelligente e proficuo. La scuola è assolutamente centrale. Servono impegni concreti, progetti adeguati, assunzioni di responsabilità. Ora grazie alle vaccinazioni la chiusura delle scuole non deve più accadere. L’abbandono e il disimpegno dei ragazzi è stato contenuto dagli insegnanti con la generosa collaborazione dei compagni di classe. L’espressione di questa solidarietà costituisce un patrimonio prezioso. La pandemia ha reso più evidenti diseguaglianze, ha creato nuove povertà e ha ridotto opportunità. I giovani, i ragazzi e i bambini hanno pagato un prezzo molto alto, non lo dimenticheremo, come non dobbiamo dimenticare le risposte positive. Il mondo della scuola è stato un esempio di solidarietà».
