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Migranti bloccati e respinti: Msf denuncia politica migrazioni Biden

Tapachula EPA/Juan Manuel Blanco

ROMA – Decine di migliaia di migranti sono bloccati in condizioni estremamente precarie al nord e al sud del Messico a causa di politiche di asilo fallimentari e deportazioni di massa dagli Stati Uniti, afferma Medici Senza Frontiere (Msf) che denuncia le condizioni di sovraffollamento e il mancato accesso ai servizi sociali e sanitari per i migranti.
Le uniche due opzioni per queste persone sono vivere in rifugi sovraffollati oppure in strada in condizioni igieniche inadeguate e con il rischio di contrarre il Covid-19 – afferma Christoph Jankhofer, coordinatore del progetto sui migranti di MSF in Messico – Siamo preoccupati perché in assenza di una risposta dalle autorità, queste persone soffrono di ansia e depressione, ormai hanno perso la speranza.

A metà settembre Msf ha inviato un team di emergenza a Tapachula, al confine meridionale del Messico, dove vivono ammassati circa 40.000 migranti, senza accesso a una sistemazione, servizi di base o opportunità lavorative.
Il 4 settembre, 500 di questi migranti si sono uniti a un corteo di protesta verso nord per denunciare le condizioni di abbandono in cui si trovano. Gli operatori di Msf, che hanno seguito il corteo per parte del viaggio, hanno curato pazienti con disidratazione, mal di testa, dolori muscolari, piaghe e ferite ai piedi a causa dei lunghi viaggi e anche un caso di ipoglicemia. A Tapachula, i migranti arrivano dall’Honduras, Guatemala, El Salvador, Venezuela, Haiti e Cuba. Si tratta per la maggior parte di donne e bambini che vivono da mesi in un limbo. Alcuni hanno attraversato di recente il confine con il Guatemala, mentre altri sono stati deportati dagli Stati Uniti fino al confine settentrionale del
Messico e poi trasferiti a sud dalle autorità messicane.

Msf chiede urgentemente alle autorità del Messico e degli Stati Uniti di attivarsi per affrontare la situazione di grave
crisi umanitaria dei migranti in tutto il paese, in particolare nelle zone di confine. I due governi devono collaborare per favorire l’accesso alla protezione nell’area, invece di coordinarsi per negarlo.
Msf fornisce cure mediche e assistenza psicologica ai migranti lungo la rotta migratoria in Messico dal 2012. I nostri team forniscono assistenza a Tapachula, Tenosique, Coatzacoalcos, Nuevo Laredo, Mexicali, Reynosa e Matamoros. A Città del Messico, Msf gestisce un centro di assistenza specializzato per migranti e richiedenti asilo vittime di violenze estreme.


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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