Caso Ciatti: Il padre Luigi soddisfatto, e i politici esultano per estradizione ceceno

FIRENZE – Luigi Ciatti, padre di Niccolò, apprende con comprensibile soddisfazione e commenta con parole forti la notizia dell’estradizione di Rassoul Bissoultanov: « Quell’assassino deve restare in carcere, altrimenti tenterà ancora di
fuggire. L’estradizione in Italia e la detenzione in carcere è l’unico modo per impedire la fuga di questo assassino – ha aggiunto il padre di Niccolò – Ha tentato la fuga il 3 agosto scorso dopo aver ottenuto da un giudice spagnolo un permesso per recarsi a Strasburgo per ritirare dei documenti. Dare la libertà ad un vero assassino è vergognoso. Dire che sono contento non è corretto – spiega Luigi Ciatti – Posso dire però che sono soddisfatto se il ceceno resta in carcere e mi auguro che ci sia il processo. Vogliamo la giustizia dovuta. Finora non ho capito perchè la giustizia spagnola per quattro anni non sia riuscita a fare il processo».
Anche i politici scendono ovviamente in campo, in primis il sindaco Nardella e il sindaco di Scandicci che esultano per l’estradizione del ceceno ritenuto responsabile della morte di Niccolò Ciatti.
Nardella su twitter: «Colui che sferrò il calcio mortale a Niccolò Ciatti verrà estradato dalla Germania. Finalmente una svolta. Non ci fermiamo e continuiamo a chiedere celerità e giustizia per Niccolò, per la sua famiglia e per tutti noi».
Sandro Fallani, sindaco Scandicci: «La Germania ha deciso di consegnare alle autorità italiane il cittadino russo di origine cecena Rassoul Bissoultanov , ritenuto responsabile del brutale assassinio di Niccolò Ciatti, avvenuto il 12 agosto 2017 in Spagna. Un passo molto importante verso la ricerca di giustizia che da sempre la famiglia di
Niccolò e la comunità di Scandicci tutta, sta ricercando ormai da oltre 4 anni. Davvero speriamo che ora si possa finalmente celebrare il processo per l’accertamento delle responsabilità».
E si fa viva pure Susanna Ceccardi europarlamentare della Lega: «Quella dell’estradizione di Rassoul Bissoultanov nel nostro Paese è una buona notizia. Adesso la soluzione migliore è che ritorni in carcere, questa volta in Italia, e che si
possa ad arrivare ad una condanna rapida e pesante nei suoi confronti».
Non poteva mancare un intervento del presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo: «La famiglia di Niccolò Ciatti da oltre 4 anni aspetta giustizia per la morte del loro figlio, ammazzato in una discoteca di Lloret de Mar. Ieri è arrivata la notizia che il ceceno accusato di quell’omicidio sarà estradato in Italia per essere
processato. Nessuno potrà riportare in vita Niccolò, ma oggi i suoi genitori possono finalmente sperare di avere verità e giustizia».
