G20: l’accordo sul clima c’è. Scadenza a metà del secolo. Draghi: «Non si fa abbastanza»

ROMA – Il G20 ha trovato l’accordo sul tetto massimo di 1,5 gradi per il riscaldamento globale., ma con scadenza alla metà del secolo, osia il 2050.
Questo il traguardo per il raggiungimento delle emissioni zero, fanno sapere fonti dell’Eliseo, sottolineando che si è tenuto conto delle diversità nelle posizioni di alcuni Paesi, come India, Cina e Indonesia. Ci sono buone speranze di arrivare a un testo conforme alle nostre ambizioni, aggiungono le stesse fonti.
Ma Draghi gela questi commenti: «I passi approvati sono insufficienti, dobbiamo agire rapidamente per evitare conseguenze disastrose sul clima. Il premier ha , aperto con queste parole un evento a latere del G20 sul Ruolo del settore privato nella lotta ai cambiamenti climatici, alla presenza del principe Carlo d’Inghilterra. «La lotta al clima è la sfida del nostro tempo. O agiamo ora e affrontiamo i costi della transizione e riusciamo a renderla più sostenibile o rinviamo e rischiamo di pagare un prezzo più alto dopo e il fallimento», dice il premier.
CARLO – «Sono grato al premier Draghi per aver riconosciuto l’importanza di certi temi e averli messi al centro di questo evento. Abbiamo una responsabilità enorme nei confronti delle generazione di chi non è ancora nato. Ho dedicato gli ultimi 40 anni ai temi ambientali, ultimamente ho notato un cambiamento nell’atteggiamento generale», ha sottolineato il principe Carlo al G20.
MACRON – «Nelle ultime ore, alcuni Stati minacciavano la defezione. Ma c’è stato un lavoro diplomatico di due anni. E la cooperazione tra l’Europa, gli Usa e la Cina è stata assolutamente essenziale. E’ il momento a Roma di fare il massimo affinché i membri del G20 contribuiscano in modo utile alla Cop26 di Glasgow. Nulla è mai scritto prima di una Cop», ha detto il presidente francese Emmanuel Macron al Journal de Dimanche, in merito ai negoziati sul clima.
