Legittimo il blocco temporaneo degli sfratti, lo ha deciso la Corte Costituzionale

ROMA – «La proroga del blocco degli sfratti per morosità – disposta dal legislatore in presenza di una situazione eccezionale come la pandemia da COVID-19 – è una misura dal carattere intrinsecamente temporaneo in quanto è destinata ad esaurirsi entro il 31 dicembre 2021, senza possibilità di ulteriore proroga, avendo la compressione del diritto di proprietà raggiunto il limite massimo di tollerabilità, pur considerando la sua funzione sociale (articolo 42, secondo comma della Costituzione)». È un passaggio della motivazione della sentenza n. 213 (redattore Giovanni Amoroso) con cui la Corte costituzionale ha riconosciuto la legittimità delle proroghe (dall’1 gennaio al 30 giugno 2021 e poi dall’1 luglio al 31 dicembre 2021) della sospensione dell’esecuzione di alcuni provvedimenti di rilascio di immobili, come anticipato con comunicato stampa del 20 ottobre 2021.
‘Critiche di Confediizia, l’associazione dei proprietari: «Come era prevedibile, la lettura delle motivazioni della sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato legittimo il blocco degli sfratti non ci ha minimamente
convinti». Lo afferma il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, in una nota. «Inutile entrare in dotte disquisizioni giuridiche sulla, a nostro avviso palese, violazione della Costituzione italiana’ in merito alla quale ‘si sono ampiamente dilungati i giudici dei Tribunali di Trieste e Savona nelle rispettive ordinanze, anche sulla base delle argomentazioni portate dagli avvocati della Confedilizia. ‘La sostanza, stringendo all’osso la questione, è che per la
Consulta, oltre che per il Parlamento e per gli ultimi due Governi, il ‘dovere di solidarietà economica sociale’ esiste solo in capo ai proprietari, privati per quasi due anni del loro immobile e del loro reddito, senza alcun risarcimento da parte dello Stato e costretti persino a pagare spese e tasse», conclude il presidente. In sostanza Consulta e Governo contro i proprietari, che debbono essere gravati del peso del sostegno sociale, che dovrebbe essere a carico del Governo, ma i grillini pensano di hanno già dato col reddito di cittadinanza, che, si scopre, ha dato la stura ai peggiori imbrogli, come man mano scoprono Guardia di Finanza, Carabinieri e magistratura.
