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Crac Banca Etruria: assoluzione 22 imputati, le motivazioni della sentenza


ANSA/MAURIZIO DEGL INNOCENTI

AREZZO – Ci furono certamente finanziamenti che determinarono gravi perdite per Banca Etruria ma si trattò di operazioni rientranti nel normale rischio di mercato oppure di operazioni in cui Bpel fu perfino truffata da quanti il prestito lo avevano richiesto. Questo, in buona sostanza, il filo conduttore delle motivazioni della sentenza con cui l’1 ottobre scorso il tribunale di Arezzo assolse 22 imputati dalle accuse di bancarotta fraudolenta e semplice, reati che per i giudici non furono compiuti. Il collegio, presieduto da Gianni Fruganti, condannò solo l’imprenditore Alberto Rigotti, a 6 anni.


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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