Covid-19: Figliuolo, immunizzeremo le persone casa per casa, al ritmo di 500.000 dosi al giorno

(foto ANSA)
ROMA – Ancora annunci del Commissario straordinario che prevede interventi vaccinatori casa per casa. Sembra di capire che il generale intenda agevolare le vaccinazioni volontarie, portando il servizio a domicilio. Non sarebbe possibile invece inviare task force di militari per vaccinare anche chi non acconsente. Per questo ci sembra che occorrerebbe un ordine del magistrato per violare il domicilio privato.
Ecco comunque l’annuncio del Generale: «Siamo pronti a immunizzare casa per casa, fino a Natale abbiamo la disponibilità di 500mila dosi al giorni’» sottolinea il commissario straordinario all’emergenza Coronavirus, Francesco Paolo Figliuolo, appena nominato alla testa del Covi. Con il coordinamento dei vari Corpi delle forze armate potrà ancor meglio, come lui stesso spiega, assicurare l’apporto dei militari per coprire l’ultimo miglio della campagna vaccinale.
«Dal Comando Operativo di Vertice Interforze dipendono già l’hub nazionale di stoccaggio vaccini e tutti i contributi essenziali che le Forze Armate, grazie alla grande disponibilità assicurata dal ministro della Difesa Lorenzo Guerini, stanno fornendo alla campagna vaccinale – dice – Specie con i team sanitari mobili che portano le vaccinazioni
nelle zone remote del Paese, facendo un lavoro di grande qualità casa per casa, in favore di persone anziane e fragili che hanno difficoltà ad accedere alla vaccinazione. I target minimi finora indicati per il mese di dicembre sono stati
pienamente rispettati – sottolinea – Le Regioni stanno superando le aspettative e si è creato un bell’effetto emulativo, e ciò è assai importante per anticipare le mosse del virus. Ora contiamo di mantenere la media di 500mila somministrazioni nei feriali e di 300-350 mila nei festivi, da qui fino al 26 del mese. Gli approvvigionamenti e le riserve disponibili costituiscono il potenziale per vaccinare tutti coloro che si presenteranno, nel rispetto delle tempistiche tra una dose e la successiva».
Sull’aiuto alle Asl, sempre più in affanno con il contact tracing, spiega: «La Difesa ha messo a disposizione undici laboratori per processare tamponi Pcr in otto Regioni, oltre a diversi team sanitari mobili sul territorio nazionale che integreranno le attività delle Asl per il tracciamento nelle scuole, a seguito del rilevamento di un caso di positività. Ancora una volta si tratta di un contributo qualitativo per potenziare il sistema di tracciamento in atto delle Regioni e
delle Province autonome, che sono fortemente impegnate in questa attività. I primi team sono già intervenuti su richiesta di alcune Asl piemontesi»
