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Firenze, sicurezza: la città nelle ultime posizioni della graduatoria, le critiche a Nardella di FdI

Pattuglia della polizia in tenuta antiterrorismo in piazza della Repubblica, Firenze

FIRENZE – Graduatorie sullo stile di vita in Città e province italiane, FdI critica la gestione governativa e comunale della sicurezza.. Di seguito le dichiarazioni del consigliere della Città Metropolitana e presidente provinciale di FdI Claudio Gemelli, insieme capogruppo di Fratelli d’Italia in Palazzo Vecchio, Alessandro Draghi ed al responsabile provinciale del dipartimento sicurezza di FdI, Claudio Scuriatti.

«Anche quest’anno i quotidiani ItaliaOggi e IlSole24ore hanno pubblicato la graduatoria riguardante la qualità della vita nelle 107 province e capoluoghi italiani sui dati forniti dal ministero degli interni, tenendo conto di vari parametri, dai servizi offerti dai comuni alla sicurezza, fino al conto dei reati e incolumità della persona.

Il sindaco metropolitano Nardella parla di dati che incoraggiano per le posizioni riconquistate rispetto alla graduatoria dell’anno scorso, che comunque relegavano la provincia di Firenze dopo le prime 10.
Tuttavia c’è poco di incoraggiante visto che per quanto riguarda la sicurezza per reati perpetrati a Firenze e provincia i dati non sono per niente positivi, relegando la nostra provincia, come ormai accade da diversi anni, nelle ultime 4/5 posizioni, con il record conseguito l’anno scorso, dove si è posizionata addirittura ultima.
Si evidenziano infatti scippi e borseggi (menzionati anche da guide turistiche) e furti negli appartamenti. Vero, Firenze e provincia restano a galla nella graduatoria per servizi (e nemmeno tutti), tempo libero e poco altro rappresentando una città ‘stimolante ma insicura’. La capitale dell’arte ovviamente merita ben altre posizioni.

Infine occorre segnalare come la Toscana quest’anno venga individuata quale prima regione per reati ambientali. Tema caldo alla luce anche delle recenti indagini balzate alle cronache nazionali.

Ogni tanto ci piacerebbe sentire un mea culpa se i risultati non sono proprio quelli sperati e quelli che gli abitanti di questa provincia si meriterebbero. Ancora una volta restiamo fiduciosi che soprattutto in tema di sicurezza si possa cambiare passo in tutta l’area metropolitana».

 


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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