
Covid: Aifa, aumentano sempre più le prescrizioni di cure con anticorpi monoclonali, preferite ai vaccini
ROMA – L’Aifa, Agenzia Italiana del farmaco, nota una netta tendenza alla crescita per le prescrizioni di anticorpi monoclonali contro Covid-19 in Italia. Negli ultimi 7 giorni monitorati, dal 10 al 16 dicembre, le richieste di farmaco sono state 2.608 contro le 1.917 della settimana precedente, con una media giornaliera in aumento dell’37,48% (372,57 contro 271,00), per un totale di 23.578 a partire dal 10 marzo, quando questi medicinali sono stati
autorizzati in via emergenziale in Italia. Sono 225, in aumento, le strutture di 21 regioni o province autonome che hanno prescritto queste terapie.
E’ quanto emerge dal 37esimo report Aifa sul monitoraggio di questi farmaci. Fino ad oggi, la maggior parte dei pazienti trattati (12.264) ha ricevuto la combinazione dei due anticorpi casirivimab-imdevimab, seguita dal mix bamlanivimab e etesevimab (10.230) e da bamlanivimab da solo (fermo a quota 823). Salgono ulteriormente a 261 le
prescrizioni di sotrovimab, iniziate nelle scorse settimane.
Dall’inizio del monitoraggio, in numeri assoluti è il Veneto la regione per la quale si rileva il maggiore utilizzo con 4.653 pazienti trattati, seguito dal Lazio con 3.451 pazienti e dalla Toscana con 2.895, mentre agli ultimi posti ci sono provincia autonoma di Trento, Molise e provincia autonoma di Bolzano, rispettivamente a quota 77, 40 e 38 pazienti inseriti nel registro. Nell’ultima settimana analizzata, il numero più alto di prescrizioni è stato segnalato dal Veneto (462, +5,48% la media giornaliera rispetto alla settimana precedente), seguito dal Lazio (404, +59,06%) e dalla Lombardia (267, +84,14%). Come si vede numerose regioni, sia di centrodestra che di centrosinistra, si indirizzano sempre più verso le cure dei malati piuttosto che sulla vaccinazione dei sani, come consiglierebbero Speranza e Figliuol, dopo i dubbi innescati dalle dichiarazioni di Locatelli.
