Lockdown e vaccinazioni: Commissaria Ue, ogni Stato decide per conto suo

BRUXELLES – Dichiarazioni discutibili del commissario europeo Stella Kyriakides: «Ogni Stato membro decide sulla base della propria situazione e delle proprie cifre, ma la nostra sfida comune ora è aumentare urgentemente i tassi di vaccinazione e di richiamo in tutta l’Ue, per proteggere le persone dagli effetti più gravi del Covid». Risponde così, in un’intervista al Corriere della Sera, Stella Kyriakides – la 65enne politica cipriota Commissario europeo per la salute e la sicurezza alimentare – ad una domanda sull’opportunità di tornare in lockdown nel periodo delle vacanze nei paesi europei. Ma se la Ue non coordina neppure queste situazioni cosa ci sta a fare? Una domanda che vale non solo in ambito sanitario e che attende un’ovvia risposta, non serve a nulla.
Quanto ai viaggi, «siamo sempre stati chiari sul fatto che per evitare di interrompere la libera circolazione in sicurezza e fornire chiarezza ai cittadini e alle imprese, il nostro approccio deve essere basato su prove scientifiche e in stretto coordinamento e comunicazione con gli Stati membri. Vogliamo evitare la frammentazione, che indebolisce la nostra risposta comune alla crisi».
Sulle pillole antivirali, Kyriakides è chiara e si allinea ovviamente alla strategia vaccinale ad oltranza lanciata da Von der Leyen: «Le terapie non sostituiscono la vaccinazione. I vaccini sono la nostra migliore risposta preventiva al virus. Ma anche con i vaccini, alcuni pazienti possono avere bisogno di trattamenti». Quanto durerà ancora il Covid?
Sfortunatamente è molto difficile da prevedere, conclude.
