Super green pass anche per lavorare. Stretta ai No Vax. Draghi cede alle Regioni

ANSA/FABIO CIMAGLIA
In attesa della pubblicazione delle nuove regole contro il covid sulla Gazzetta Ufficiale (Gianluigi Paragone e altri parlamentari di Italexit hanno chiesto a Mattarella di non controfirmare), per esempio sulla quarantena breve e sulla nuova capienza degli stadi fissata al 50%, il governo Draghi pensa al prossimo provvedimento: il primo del 2022 vorrebbe sancire la stretta definitiva ai No vax. Ossial’ulteriore estensione del Super green pass al mondo del lavoro. La nuova legge, su cui si ragiona nonostante le fumate nere negli ultimi due Cdm, sarebbe nuovamente discussa in un Consiglio dei ministri che potrebbe essere convocato il 5 gennaio.
QUASI LOCKDOWN – E il 10 dello stesso mese entrerà in vigore il quasi lockdown per i non vaccinati (ovvero il certificato verde rafforzato obbligatorio ovunque, tranne che nei negozi e per i servizi essenziali). Il fronte del ‘no’ al Super pass per tutti i lavoratori, in primis Lega e M5s – anche se con motivi diversi – si riduce sempre di più. A chiederlo a gran voce sono i governatori, che in queste ore tornano alla carica. «Le misure introdotte finora dal Governo per l’emergenza Covid appaiono del tutto insufficienti. Si prosegue sulla linea delle mezze misure e del tempo perso», attacca il presidente campano, Vincenzo De Luca, mentre il ligure Giovanni Toti va oltre e chiede l’obbligo vaccinale: «Per me si può fare domani mattina – dice – semplificherebbe la vita e le regole per tante persone: qui posso entrare-lì non posso entrare, punto fine».
PARTI SOCIALI – Ma il ragionamento nel Governo è avviato e si sta studiando come procedere, valutando le complessità nei vari settori. Apparirebbe difficile, al momento, distinguere per categorie soggettive, come ad esempio tutti i lavoratori della Pa o tutti i privati. Un’altra criticità potrebbe essere quella dell’estensione del lasciapassare rafforzato a chi lavora nei Tribunali, ad esempio, che rischierebbe di creare non pochi grattacapi al sistema dei processi. Gli approfondimenti tecnici e legislativi sul tema intanto continuano e all’inizio della prossima settimana potrebbero anche essere consultate le parti sociali, sindacati e imprese. E’ invece ormai certo che entreranno in vigore lo stesso giorno della pubblicazione del decreto in Gazzetta ufficiale – prevista nelle prossime ore – la stretta sulle capienze negli stadi (al 50%) e le nuove norme sulle quarantene, in cui è escluso l’isolamento per i vaccinati con booster o con due dosi da meno di quattro mesi o i guariti nell’arco dello stesso periodo che vengano a contatto con una persona positiva al Covid, se asintomatici.
MASCHERINE FFP2 A 50 CENTESIMI – La cessazione della quarantena o dell’auto-sorveglianza consegue invece all’esito negativo di un test rapido o molecolare, anche presso centri privati abilitati. In generale, ulteriori regole saranno chiarite con una circolare del Dipartimento della prevenzione del ministero della Salute in arrivo a breve. Il nuovo decreto è di cinque articoli. Oltre a rivedere le regole sull’autoisolamento estende l’obbligo del Super green pass a diverse attività, compresi i mezzi pubblici. Una misura, quest’ultima, che secondo alcuni però rischia di creare non poche criticità, in particolare per gli studenti che prendono i mezzi per andare a scuola. Sono partiti intanto i contatti tra i rappresentanti della categoria dei farmacisti e il commissario per l’Emergenza, Francesco Figliuolo, che d’intesa con il Ministro della Salute siglerà un protocollo con farmacie e rivenditori autorizzati per calmierare il prezzo delle mascherine Ffp2 fino al 31 marzo 2022. Il governo monitorerà l’andamento dei prezzi, che potrebbero aggirarsi tra i 50 centesimi (la catena della grande distribuzione di Coop ha annunciato questo prezzo di vendita) e un euro. All’orizzonte – ma fuori dal decreto che sta per essere bollinato – ci sono anche nuove norme sulle quarantene degli studenti.
