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Texas: ostaggi in Sinagoga. Il sequestratore, fratello di lady Al Qaeda: «Moriranno tutti se entrate»

EPA/RALPH LAUER CORBIS OUT

DALLAS – Ha l’accento briotannico e tiene in ostaggio un rabbino e la sua congregazione in una sinagoga in Texas, vicino a Dallas. Le autorità sono sul posto insieme al corpo speciale degli SWAT e all’Fbi. Facebook ha interrotto la diretta della cerimonia. Avrebbe in ostaggio 4 persone: il rabbino e altri tre. Lo riportano i media americani. «Se qualcuno cercherà di entrare nell’edificio, vi dico che moriranno tutti», ha detto il sequestratore secondo quanto riportato dai media.

Aaifa Suddiqui, lady Al Qaeda

Il sequestratore della sinagoga in di Colleyville, in Texas, sarebbe il pachistano Muhammad Siddiqui. Lo riporta Abc citando alcune fonti. L’uomo dice di essere il fratello di Aafia Siddiqui, in carcere per terrorismo, nota come Lady Al Qaeda. E la sua richiwesta, secondo quanto riferito dalla polizia, è proprio il rilascio della sorella. Aaifa Siddiqui ha studiato negli Stati Uniti al Mit: arrestata nel 2008 in Afghanistan, è stata condannata a 86 anni di carcere. Quando fu arrestata aveva con sé documenti su come produrre armi chimiche e su come trasformare l’Ebola in arma.

«Fatemi parlare con mia sorella». Sono alcune delle parole dell’uomo che sta tenendo in ostaggio i fedeli in una sinagoga a Colleyville, in Texas, vicino Dallas. Parlando con le autorità fuori dalla sinagoga, il sequestratore con un forte accento britannico fa riferimento al tempo trascorso in Gran Bretagna e si chiede «cosa c’è di sbagliato in America». L’uomo ha inoltre detto: “Non piangete per me, io morirò”.

Il sequestratore della sinagoga di Colleyville in Texas afferma di essere armato e dice di essere il fratello di Aafia Siddiqui. Lo riporta Abc citando alcune fonti. La pachistana Siddiqui è considerata una terrorista ed è in carcere con l’accusa di aver cercato di uccidere soldati americani e agenti dell’Fbi durante l’interrogatorio, dopo il suo arresto nel 2008 nella provincia afghana di Ghanzi. La donna sarebbe legata ad Al Qaeda.


Gilda Giusti

Redazione Firenze Post

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