Crisi Ucraina: Parlamento Ue annuncia sanzioni alla Russia, non escluso intervento militare alleati

STRASBURGO – In vista della missione della commissione affari esteri e della sottocommissione sicurezza e difesa in Ucraina, che si terrà dal 30 gennaio al 2 febbraio, il Parlamento europeo ha organizzato un briefing stampa al quale è stato invitato e ha partecipato anche Firenzepost, accreditato così alla sala stampa dell’Assemblea europea. I giornalisti erano pochi in presenza, molti di più collegati da remoto.
Hanno presentato la questione e risposto alle domande dei giornalisti i parlamentari europei David McAllister, PPE, DE, presidente commissione affari esteri e Nathalie Loiseau, Renew, FR, presidente sottocommissione sicurezza e difesa.
Gli eurodeputati della commissione per gli affari esteri e della sottocommissione per la sicurezza e la difesa si recheranno in Ucraina dal 30 gennaio al 2 febbraio per raccogliere informazioni sull’attuale crisi. Una delegazione ad alto livello di otto eurodeputati, guidata dalla commissione per gli affari esteri e dai presidenti della sottocommissione per la sicurezza e la difesa David McAllister (PPE, DE) e Nathalie Loiseau (Renew, FR), effettuerà una missione conoscitiva in Ucraina, in partenza questa domenica.
Durante la visita, dal 30 gennaio al 2 febbraio, i deputati osserveranno la situazione sul campo e dimostreranno la solidarietà del Parlamento europeo con il popolo ucraino e la sua opposizione a qualsiasi passo della Russia per aggravare ulteriormente la crisi. La visita fa parte di sforzi diplomatici su larga scala per ridurre la situazione ed evitare le conseguenze disastrose di una possibile guerra in Ucraina.
La delegazione del Parlamento europeo incontrerà il Presidente della Verkhovna Rada dell’Ucraina e ha chiesto incontri con il Presidente, il Primo Ministro, i Ministri degli Affari Esteri e della Difesa e il Vice Primo Ministro per l’integrazione europea ed euro-atlantica. Terranno inoltre colloqui con il Segretario del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale dell’Ucraina e con i membri delle commissioni per gli affari esteri della Verkhova Rada, sull’integrazione dell’Ucraina nell’Unione europea e sulla sicurezza e la difesa.
L’attuale crisi è stata provocata da un continuo potenziamento militare russo in Ucraina e dintorni, nonché dall’uso destabilizzante di attacchi ibridi, tra cui disinformazione e attacchi informatici, alle istituzioni del governo ucraino.
In una risoluzione sull’Ucraina, adottata a dicembre, il Parlamento europeo ha espresso il proprio sostegno all’indipendenza, alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti. Condanna il coinvolgimento diretto e indiretto della Russia nel conflitto armato nell’Ucraina orientale, nonché le persistenti violazioni dei diritti umani perpetrate in tali territori e nella Crimea annessa. Condanna l’attuale notevole potenziamento delle forze militari russe lungo i confini con l’Ucraina e respinge qualsiasi giustificazione da parte russa a riguardo; ricorda che quest’anno è la seconda volta che si verifica un evento del genere; sottolinea che tale potenziamento delle forze militari è stato accompagnato da un drastico aumento della retorica belligerante da parte russa;
La Ue hiede che la Federazione russa ritiri immediatamente e integralmente le sue forze militari, ponga fine alla sua minaccia contro l’integrità territoriale dell’Ucraina, che ha un effetto destabilizzante per l’intera regione e non solo, ponga fine a tutte le misure che aggravano ulteriormente il conflitto e allenti le tensioni in linea con gli obblighi internazionali assunti dalla Russia; evidenzia la necessità di pervenire a una risoluzione pacifica del conflitto.
Il Parlamento europeo è seriamente preoccupato per la continua militarizzazione della regione del Mar d’Azov, del Mar Nero e del Mar Baltico, in particolare del distretto di Kaliningrad e della Crimea occupata illegalmente, compreso lo sviluppo di capacità anti-accesso e di interdizione del territorio (A2/AD) da parte della Federazione russa, che comporta il ricorso a nuovi sistemi antiaerei S-400, e uno sviluppo senza precedenti delle forze convenzionali e dei preparativi per un potenziale dispiegamento delle armi nucleari. Esprime la propria solidarietà al popolo ucraino, che ha subito notevoli sofferenze dal 2014 a causa della guerra, accompagnata da una grave crisi economica, e vive ora sotto la minaccia di un’offensiva militare su vasta scala che mette in pericolo la vita di tutti i cittadini;
Fin qui la risoluzione del parlamento Ue, richiamata dai due esponenti dell’Assemblea. Mentre il mondo si interroga sulla possibilità di un bluff di Putin, più di centomila soldati sono assiepati sul confine e la diplomazia si muove tra minacce di sanzioni e ritorsioni. In caso di invasione dell’Ucraina e di conseguenti sanzioni da parte degli Stati Uniti, il Cremlino potrebbe giocarsi la carta del taglio delle forniture di gas. Ma NATO e Stati Uniti provano comunque a battere la strada della diplomazia.
Gli alleati sono aperti al dialogo e preferiscono offrire alla Russia una via diplomatica seria, ma ma allo stesso tempo lavorano per rafforzare le difese dell’Ucraina. I due esponenti del Parlamento hanno rivelato che nel campo alleato un’opzione d’intervento militare con invio di truppe sarebbe preannunciata da Stati Uniti, Canada e Regno Unito. La Ue concerterà comunque le sue decisioni e le sue risposte in modo che queste risultino pienamente coordinate con il governo ucraino e gli alleati.
Alle domande di avere maggiori precisazioni su un intervento militare in appoggio all’Ucraina, i parlamentari hanno glissato, ricordando però che son in preparazione pesanti sanzioni politiche ed economiche nei confronti di Putin e della Russia, in caso d’invasione militare e di violazione del territorio dell’Ucraina. Il seguito si vedrà dopo la visita preannunciata della delegazione europea dal 30 gennaio al 2 febbraio.
