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Quirinale, politica incapace: si torna a Mattarella. E Tajani ripropone Casini

ROMA – In corso nell’Aula di Montecitorio la settima votazione per eleggere il presidente della Repubblica. I senatori della maggioranza che sostiene il governo Draghi o non hanno finora risposto alla chiama o si stanno astenendo. Il  di Iv Matteo Renzi ha partecipato alla settima votazione: ha preso la scheda ed è fulmineamente entrato ed uscito dalla cabina. Iv ha deciso nell’assemblea dei grandi elettori di votare scheda bianca.

Dopo l’astensione nella prima chiama, i grandi elettori Pd e M5S parteciperanno alla seconda chiama. «Ci aspettiamo un boom per Mattarella», è il tam tam in Transatlantico tra i parlamentari di centrosinistra. C’è chi si scommette che si potrebbe arrivare anche a quota 400. Salvini sostiene che Draghi debba restare a Palazzo Chigi.

Intanto si continua a cercare un’intesa. Il vertice dei leader di maggioranza è stato sospeso e riaggiornato. «Conte non è venuto», spiega il leader Iv Matteo Renzi arrivando in Transatlantico. Fonti M5s fanno sapere che il presidente Conte e gli altri leader hanno convenuto di aggiornare più tardi in mattinata il vertice di maggioranza. Hanno partecipato Matteo Salvini, Enrico Letta, Matteo Renzi e, per la prima volta, Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia. Proprio Tajani prova a fare nuovamente il nome di Casini, che i suoi alleati, Salvini e Meloni, non vogliono.


Sandro Bennucci

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