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Maturità: studenti chiedono abolizione seconda prova scritta e colloquio con sola discussione di tesina

Gli studenti manifestano contro la proposta degli esami di maturità decisa dal ministro Bianchi, con seconda prova scritta e colloquio. Vogliono conservare la modalità semplificata adottata nel 2021 ai tempi di regime stretto anticovid, una pacchia per gli esaminandi. Un corteo di 5mila studenti è arrivato, a Roma, sotto al Ministero, mentre altri cortei e presidi si sono svolti a Milano, Genova, Venezia, Palermo, Firenze, Bari, Perugia e molte altre città nel Paese. Secondo gli studenti, ad essere attraversate da cortei, presidi e flashmob sono state 18 regioni e una cinquantina di città.
Gli studenti e le studentesse chiedono una inversione di marcia da parte del Ministero sulla proposta di Esame di Stato di quest’anno. Niente seconda prova scritta, colloquio orale basato sulla tesina prodotta dal candidato, più spazio al percorso degli studenti e delle studentesse. Accusano il Ministero, poi, di decidere senza sentire gli studenti. “Abbiamo organizzato una mobilitazione ampia, ha dichiarato Tommaso Biancuzzi della Rete degli Studenti Medi.
La risposta degli studenti e delle studentesse, non solo di quinto anno, è stata immediata. “Abbiamo messo insieme decine di piazze in quattro giorni perché c’è rabbia e ansia verso questa formula di Esame. Non è la strategia giusta, il Ministero ci convochi per ascoltarci e definire insieme delle modalità di Maturità più adatte al momento. Bianchi ascolti la voce dei 200mila studenti scesi nelle piazze.”
Mentre gli studenti sono in piazza per protestare contro l’esame di maturità, sui social, con l’hashtag #maturita2022 ,si susseguono messaggi ironici sulla bontà della loro contestazione. “Prima frignano che vogliono tornare in classe con la testa sui libri poi vanno in giro a manifestare”, scrive un utente. “Non credo che fare una seconda prova scritta sia un dramma”, scrive un altro. E ancora: “Ragazzi, non vogliatemene: l’esame ‘normale’ non lo dovete rifiutare ma pretendere. Vivete la situazione, non fatevi vivere da essa, rifiutate di essere compatiti e riprendetevi la vita. Chi stima poco pretende poco, e vale anche rispetto a se stessi”. “

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