Firenze: Nardella, Draghi e Bassetti inaugurano gli incontri di sindaci e Vescovi del Mediterraneo. Le loro parole

FIRENZE – “Vi do il benvenuto e che la bellezza della città possa ispirare i vostri cuori e illuminare
le vostre menti”. Cosi’ il sindaco di Firenze Dario Nardella nel suo saluto all’apertura dei lavori dell’incontro sul Mediterraneo che si tiene da oggi a domenica a Firenze con sindaci e vescovi di 20 Paesi. “L’appuntamento renderà queste giornate straordinarie e ricche. Per la prima volta dopo tanto tempo si ritrovano tanti vescovi qui a Firenze, dal Concilio del 1439, e a poca distanza in Palazzo Vecchio si ritrovano i sindaci. Se non fosse stato per la vostra scelta, non ci saremmo ritrovati nemmeno noi sindaci. Sabato mattina avremo tutti insieme, sindaci e vescovi, un dialogo sospeso sul confronto fra laico e religioso. Firenze e’ anche questo , l’unione fra due ambiti, quello laico pieno di visione e quello religioso, pieno di valori spirituali, che la bellezza della città possa ispirarvi!”
In apertura dell’incontro il card. Gualtiero Bassetti ha rivolto “un saluto particolare” al presidente del Consiglio Mario Draghi: “Lo ringrazio calorosamente della sua presenza e soprattutto dello sforzo che quotidianamente rivolge all’azione di Governo per l’Italia, in un periodo così difficile a causa della pandemia e della complessa opera di rilancio del Paese. Augurandomi che quest’azione sia sempre indirizzata verso il conseguimento del Bene comune, sono felice che il Presidente del Consiglio condivida con noi i motivi ideali che hanno animato quest’Incontro di dialogo e spiritualità”.
Draghi intervenendo all’inaugurazione ha affermato:”è significativo che l’incontro di oggi avvenga qui, a Firenze. Il Concilio di Firenze, che si chiuse nel 1439 ed ebbe in parte luogo proprio in questo convento, riuscì a riunire, seppur temporaneamente, la Chiesa di Occidente a quella di Oriente. Tra il 1958 e il 1964, sempre a Firenze si tennero i Colloqui mediterranei, voluti da Giorgio La Pira, instancabile difensore dei diritti inviolabili dell’uomo . I Colloqui mediterranei nascevano dalla convinzione che le nazioni che si affacciano sul mare avessero un ‘destino comune’; che il dialogo tra le religioni di Abramo – ebraismo, cristianesimo, Islam – fosse necessario per il mantenimento della pace; e che una comune cultura mediterranea potesse servire come base per un ordine umano mediterraneo, fondato sulla giustizia e sulla felicità
La stabilità e la pace si organizzano nelle istituzioni, ma si costruiscono nelle città perchè e’ li’ il contrasto quotidiano alle diseguaglianze, all’odio e all’ignoranza. Penso alle politiche di integrazione e vicinato, agli investimenti infrastrutturali: tutti processi che favoriscono la crescita e lo sviluppo. Le autorità civili e religiose hanno un ruolo fondamentale nel coltivare un senso di responsabilità diffuso senza il quale questi progetti non possono avere successo. Per affrontare, nel breve e nel lungo termine, i problemi e le vulnerabilità del Mediterraneo”, ha aggiunto.
