Milleproroghe: un pacchetto dedicato ai fumatori, nuove tasse sulle nicotin pouches

ROMA – Sul decreto Milleproroghe il governo ha incassato la fiducia della Camera. L’esecutivo guidato dal premier Mario Draghi ha dovuto procedere a ritmi serrati e ha ottenuto il via libera sul testo licenziato dopo le burrascose votazioni delle commissioni: il placet è arrivata con 369 voti a favore e 41 contrari. Qualcuno ha rilevato, nella miriade di provvedimenti inclusi nel decreto, anche un pacchetto di norme inserito dal governo in sede di conversione del decreto, che interessa i fumatori, ma soprattutto le aziende produttrici di rodotti del tabacco. Si tratta di complessivi 15 commi che regolano il “regime di circolazione e vendita” in Italia delle cosiddette nicotine pouches, bustine di nicotina da mettere in bocca per soddisfare il bisogno di fumo senza sigarette. Su questo prodotto, la British american tobacco (Bat) – primo colosso mondiale del settore – punta per sbarcare nel porto di Trieste con un nuovo stabilimento su cui ha investito mezzo miliardo di euro. E perciò lavora per far approvare le norme che ne consentano il commercio. Ora l’obiettivo è (quasi) raggiunto grazie all’emendamento al Milleproroghe che il governo ha riformulato e introdotto nel testo finale presentato in Parlamento. Viene congelato per il 2022 il previsto aumento del 5 per cento delle accise sulle sigarette elettroniche, mentre le nuove nicotine pouches in arrivo sul mercato saranno soggette ad imposta di consumo pari a 22 euro per ogni chilogrammo.
