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Russia-Ucraina: negoziati a oltranza. Al tavolo anche il magnate Abramovich. Le richieste di Kiev. Mosca: borsa chiusa ed economia bloccata

Il tavolo fra Russia e Uvraina a Gomel, in Bielorussia (Foto ANSA)

GOMEL (BIELORUSSIA) – I colloqui negoziali tra Ucraina e Russia non si sono conclusi. La trattativa, interrotta dopo una pausa, sta andando avanti a oltranza. Kiev chiede il ritiro di tutte le truppe russe dal territorio ucraino, comprese Crimea e Donbass. Lo ha detto il consigliere presidenziale ucraino, Oleksiy Arestovych, citato dalle agenzie russe. Ai negoziati presente, su richiesta di Kiev, anche Roman Abramovich, oligarca russo fra i più ricchi, con passaporto anche israeliano, che si è appena dimesso dalla presidenza del Chelsea. “Riconoscimento della sovranità russa sulla Crimea, smilitarizzazione, denazificazione, neutralità di Kiev”: queste le condizioni poste dal presidente russo Vladimir Putin per un accordo con l’Ucraina. Lo ha reso noto il Cremlino, citato dall’agenzia Ria,

Russia e Ucraina faccia a faccia nei colloqui bielorussi sulle rive del fiume Prypyat, mercati in allarme sulle conseguenze delle nuove sanzioni contro Mosca, e mentre Kiev punta a formalizzare la sua richiesta di entrare nell’Unione europea la forza missilistica e le flotte russe entrano in allerta di combattimento rafforzata.

È passata già la quinta notte di guerra, hanno risuonato le sirene d’allarme, mentre si susseguivano esplosioni, incendi e fughe nei rifugi. Gli Stati Uniti sospendono l’attività nella loro ambasciata Bielorussia. L’ente federale russo per l’aviazione civile ha chiuso lo spazio aereo a compagnie di Italia, Germania, Spagna e Francia, oltre a quelle di numerosi altri Paesi europei come misura “simmetrica” alle sanzioni europee.

Il governo Usa mette in guardia i cittadini americani a non viaggiare in Russia e in Bielorussia in seguito “all’attacco non provocato e ingiustificato delle forze militari russe in Ucraina”, secondo quanto emerge dal sito del Dipartimento di Stato, che ha portato l’allerta a ‘livello 4 – Do not Travel’.

Attacchi segnalati su Kiev e Kharkiv, tutti respinti secondo fonti ucraine. Ma bombardamenti ha pure denunciato la Russia nel Donbass. L’esercito russo garantisce che la popolazione può liberamente lasciare Kiev e accusa gli ucraini di usare i civili come scudi umani. Immediata la replica dell’arcivescovo maggiore di Kiev: ‘sono loro ad usare gli scudi umani’. E mentre sale l’allarme sul numero degli uccisi negli scontri – l’ Onu parla di 102 civili morti, tra cui sette bambini, ma il bilancio reale delle vittime potrebbe essere molto più alto – il presidente ucraino Zelensky annuncia la creazione di una nuova unità denominata ‘Legione internazionale’, con migliaia di richieste da parte di stranieri: l’italiano Francesco – nome di fantasia per garantire l’anonimato – 35 anni e originario della Campania, fa sapere di aver deciso di arruolarsi ed è in attesa dei documenti per partire.

La Difesa russa ordina intanto alle squadre dei posti di comando della Forza missilistica strategica e alle flotte del nord e del Pacifico di passare all’ allerta di combattimento rafforzata, mentre la Nato è pronta a rafforzare la sua presenza nei paesi baltici: telefonata tra il segretario generale, Jens Stoltenberg, e il presidente lituano Gitanas Nauseda. L’ Alleanza, ricorda Stoltenberg, ha già rafforzato la presenza difensiva nella regione baltica ed è pronta a fare di più. Ma il mondo guarda con apprensione e speranza ai colloqui fra i due contendenti in corso sul confine fra Ucraina e Bielorussia. “La delegazione russa pronta a negoziare tutto il tempo necessario per raggiungere un accordo”, dice il capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky, citato da Interfax. Ma l’Ucraina chiede il cessate il fuoco immediato e il ritiro dei russi.

L’Ucraina intanto prepara la richiesta ufficiale per l’adesione all’Unione europea. Tema, questo, spiega il presidente del consiglio Ue Charles Michel, su cui finora nel dibattito generale ci sono state opinioni diverse. E l’Alto rappresentante per gli Esteri Josep Borrell, aggiunge che l’adesione dell’Ucraina all’Ue nell’immediato “non è in agenda”, perché ora è il momento di lottare contro un’aggressione. Sul fronte economico, l’inasprimento delle sanzioni contro Mosca a causa dell’invasione in Ucraina mette sotto pressione i mercati, e si registra il balzo di petrolio e gas. Lunedì nero per Mosca con la Borsa chiusa, il rublo cede fino ai minimi storici e la Banca Centrale aumenta il tasso d’interesse dal 9,5% al 20%.



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