Ucraina: la centrale nucleare in mano russa. Il mondo accusa Putin di crimini di guerra. Il terzo round? Un’altra farsa

KIEV – Le sirene dell’allarme aereo non smettono di suonare, a Kiev. I cittadini restan o asserragliati nei rifugi. L’attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhia mostra che Putin vuole solo morte e distruzione. Non gli interessa nulla che a perdere la vita siano migliaia di civili. Cento i bambini morti. Si tratta di crimini di guerra, anche l’uomo del Cremlino, prima o poi, ne dovrà rispondere. Intanto si parla di terzo round di colloqui per trovare una tregua. L’impressione è che sia solo una farsa. E Kiev, accerchiata e bombardata, continua a resistere.
La cronana delle ultime ore racconta di cinque persone sono rimaste uccise, di cui tre bambini, in un bombardamento avvenuto nel pomeriggio sul villaggio di Markhalivka, nella regione di Kiev. Ne dà notizia il Servizio statale per le emergenze ucraino, aggiungendo che una donna potrebbe essere ancora sotto le macerie. Secondo il Servizio, citato dalla Interfax Ucraina, otto case private hanno preso fuoco a causa del bombardamento. Due bambini sono stati estratti vivi da sotto le macerie.
Le forze militari russe, come detto, hanno preso il controllo della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa, dopo una notte di angoscia per i possibili rischi derivanti dal bombardamento dello stabilimento, denunciato dal presidente Zelensky come un atto di “terrore nucleare”. L’Agenzia Internazionale per l’Energia Nucleare (Aiea) afferma che “nessun reattore è stato colpito e non c’è stato nessun rilascio di radiazioni nell’ambiente”. Cominciano però a circolare sui social media video di piccoli danneggiamenti nella centrale nucleare. Le immagini, sulla cui autenticità non ci sono al momento conferme ufficiali, mostrano in particolare alcuni fori che sembrano causati da proiettili d’artiglieria in una parte della struttura vicina al reattore numero 2.
L’incendio scatenato dai combattimenti è arrivato a 450 metri dalla centrale. Attaccare una centrale nucleare è un crimine di guerra, dice l’ambasciata Usa a Kiev. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky chiede sanzioni più severe contro Mosca dopo l’attacco delle forze russe contro la centrale. Intanto gli operai all’interno della centrale nucleare di Zaporizhzhia, nella città di Enerhodar, “stanno lavorando sotto la minaccia delle armi”. Lo riferisce la Cnn che cita Petro Kotin, il capo di Energoatom, l’azienda di Stato ucraina che si occupa della gestione delle quattro centrali nucleari.
