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Ucraina: Letta, nel negoziato inserire Paesi terzi

Il Segretario del PD Enrico Letta ANSA/MOURAD BALTI TOUATI

ROMA – Enrico Letta, segretario Pd, lancia una proposta di integrare i negoziati con esponenti di Paesi terzi. Una proposta difficile da realizzarsi visto che quasi tutti i Paesi occidentali e la Ue sono schierati con Zelensky e ovviamente non possono considerarsi terzi, come riconosce lui stesso. Letta dichiara al Corriere della Sera: “il grande pericolo è che Putin la stia ponendo in termini ricattatori, ma ovviamente tutto questo ha dei limiti profondi legati all’escalation militare e nucleare che nessuno per parte nostra vuole. Noi dobbiamo fare lo sforzo piu’ unitario possibile per portare a un tavolo negoziale Putin. E questo non può che avvenire con l’inclusione di soggetti terzi, che non siano né l’Europa, né gli Usa, né la Russia stessa”. Letta pensa per le trattative a “Cina, India e Turchia, i grandi Paesi che hanno un rapporto con l’Occidente, ma hanno anche mantenuto un rapporto con Putin. L’Europa e l’Italia non sono in guerra con la Russia e l’escalation non è il nostro obiettivo”. Osservo però che i tre Paesi citati si sono espressi piuttosto a favore dei russi, e questo potrebbe indurre Putin ad accettare la trattativa allargata.
L’Europa “sta facendo tantissimo”, come “il grandissimo accordo sul tema dello status di rifugiato temporaneo, dato a tutti coloro che escono dall’Ucraina” aggiunge Letta. Dobbiamo dire al popolo russo “che questo isolamento con le sanzioni è temporaneo e finirà quando si saranno rimesse le lancette della storia al 23 febbraio”. Per eventuali nuove misure contro la Russia “siamo pronti a valutare le proposte della Commissione. Le sanzioni sono le più dure mai comminate e in qualche giorno porteranno al
collasso l’economia russa”. Le sanzioni decise “sono veramente devastanti, non dobbiamo ogni giorno f
Secondo il segretario del Pd, infine, ora per attutire gli effetti economici della guerra bisogna “far partire l’unione europea dell’energia e confermare la sospensione del Patto di stabilità”


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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