Pistole Taser: 4.482 armi a impulso elettrico alle Forze dell’ordine in 18 città, anche a Firenze

ROMA – Le Forze di polizia delle principali città saranno finalmente equipaggiate di taser. Dopo anni di annunci e sperimentazioni finalmente il ministero dell’Interno si è deciso a provvedere, anche per evitare contestazioni e casi di intervento con conseguenze fatali, come avvenuto in passato. Arrivano i taser: da lunedì 4.482 armi “elettriche” per la polizia Dopo anni di sperimentazione, il taser entra ufficialmente a far parte delle armi a disposizione delle forze di polizia: da lunedì prossimo, infatti, 4.482 armi ad impulso elettrico saranno impiegate dagli equipaggi di Polizia, carabinieri e guardia di finanza destinati ai servizi di prevenzione generale e pronto intervento nelle 14 città metropolitane e a Caserta, Brindisi, Reggio Emilia e Padova.
A partire da maggio l’uso verrà gradualmente esteso ai reparti di tutto il territorio nazionale. E’ «un passo importante per ridurre i rischi per l’incolumità del personale impegnato nelle attività di prevenzione e controllo del territorio» ha sottolineato il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese. L’iter per l’adozione dell’arma era stato avviato nel 2014, mentre nel 2018 era partita la sperimentazione. Corsi di formazione hanno abilitato gli operatori all’uso della pistola ad impulsi elettrici che è da considerare, si legge nelle Linee guida emesse dal Dipartimento della Pubblica sicurezza, «un’arma propria». La distanza consigliabile per un tiro efficace è dai 3 ai 7 metri.
II taser, è l’indicazione, «va mostrato senza esser impugnato per far desistere il soggetto dalla condotta in atto». Se il tentativo fallisce si spara il colpo, ma occorre «considerare per quanto possibile il contesto dell’intervento ed i rischi associati con la caduta della persona dopo che la stessa è stata attinta». Soddisfatti i sindacati di polizia. «Si trasforma in realtà — hanno detto — una nostra richiesta di alcuni anni fa».
