Figliuolo vende le mascherine inutilizzabili, stoccarle costa 1 milione al mese

ROMA – Uno stock enorme di mascherine anticovid in possesso della struttura commissariale, ereditate dalla gestione precedente, non è più utilizzabile. Si tratta di un volume di materiale ormai inutile, che occupa un volume con larghezza di 40 metri, lunghezza di altri 40, e altezza di 25, come un palazzo di oltre 8 piani. Le mascherine non sono più utilizzabili perché sono scadute o perché prive della certificazione “CE”.
Nella fase della prima emergenza, infatti, quando era difficile reperire sul mercato le mascherine, fu autorizzato l’utilizzo anche di quelle senza la marchiatura. Tenere in magazzino questa gran quantità di mascherine ha un costo: oltre 1 milione di euro al mese, secondo la stima che viene riferita. Per queste ragioni, la struttura commissariale ha deciso di metterle in vendita. Ma per quale utilizzo? Questo l’avviso pubblico di vendita non lo chiarisce. Ma mette in capo all’eventuale acquirente l’obbligo di dichiarare l’“utilizzo che intenderà fare del materiale.
Un danno enorme per l’erario, di cui ovviamente Figliuolo non è minimamente responsabile, anzi meritoriamente cerca di attutirne i danni, ma nessuno dei presunti responsabili probabilmente sarà inquisito né dalla magistratura contabile né da quella ordinaria.
