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Pnrr Italia: non ci saranno stravolgimenti per la guerra, solo qualche aggiustamento, afferma il ministro Franco

Il ministro dell’Economia, Daniele Franco, ANSA/MEF

ROMA – “Ci si chiede se l’inflazione, il prezzo dell’energia, la guerra devono indurci a cambiare il PNRR. Secondo me no perché i motivi che ci siamo dati in sede europea non sono cambiati. La transizione resta lì, la necessità dell’innovazione tecnologica resta lì, il problema dei giovani e del Mezzogiorno resta lì”. Lo ha detto il ministro dell’economia, Daniele Franco, intervenendo alla tappa di Venezia di Italiadomani – Dialoghi sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. “Quello che sta accadendo adesso – ha proseguito – aggiunge motivi per andare verso le rinnovabili non solo per le emissioni ma anche per essere più autonomi, lì bisogna correre”.

Per l’implementazione delle opere previste dal PNRR “l’aumento dell’inflazione, l’aumento del costo delle materie prime e l’indisponibilità di alcune materie prime può determinare dei problemi, può darsi che dovremo rivedere alcune valutazioni sui costi di alcune opere. Troveremo risorse europee o nazionali, ma è importante che un intervento di revisione sia un intervento selettivo che affronti i problemi dove ci sono”, ha aggiunto il titolare del Tesoro.

“Non credo sia il caso di rimettere in discussione tutto quanto, anzi, quanto sta accadendo dovrebbe indurci a procedere rapidamente” ha ribadito il Ministro sottolineando che il “PNRR funziona se lavoreremo tutti insieme. Il governo centrale da solo non può farcela senza le regioni, gli enti locali ed il mondo imprenditoriale”.

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