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Milioni di bambini in fuga dalla guerra, rischio di tratta. Interpol in azione in Moldavia

GOULIAMAKI / AFP)

Unicef a livello internazionale e Telefono Azzurro in Italia lanciano l’allarme del rischio della tratta dei bambini in fuga dall’Ucraina, che avrebbero raggiunto il numero incredibile di 4,5 milioni. Dalle città di confine fra Polonia e Ucraina transitano, accompagnati dai militari polacchi, arrivano centinaia di migliaia di minori in fuga dalla guerra. Secondo i dati forniti dall’Unicef, oltre un bambino su due ha lasciato l’Ucraina. Una situazione “mai vista prima – ammette il portavoce James Elder – quasi impossibile da affrontare”. Ma il rischio tratta riguarda non solo i bambini, anche gli adulti vulnerabili.

L’Interpol ha inviato una sua squadra in Moldavia in risposta all’alto rischio di traffico di esseri umani che si verifica in seguito alla massiccia ondata di profughi in arrivo nel Paese dall’Ucraina. Lo riferisce la Bbc
citando un comunicato dell’organizzazione globale di Polizia. Dall’inizio dell’invasione russa sono circa 380mila gli ucraini fuggiti nella vicina Moldavia, che ha una popolazione di 2,6 milioni di abitanti ed è uno dei paesi più poveri d’Europa. La squadra dell’Interpol sarà dispiegata nella capitale Chisinau e in diversi campi profughi. L’agenzia ha già ricevuto segnalazioni di trafficanti appostati ai checkpoints per
approfittare di ucraini “vulnerabili”, fa sapere la stessa organizzazione, sottolineando che “bambini e minori non accompagnati” sono esposti al rischio maggiore.

Secondo l’Unicef, dal 24 febbraio, data di inizio della guerra, 4,3 milioni di bambini (sui 7,5 milioni totali) hanno lasciato le loro case in Ucraina. Più di 1,8 milioni di loro sono diventati rifugiati, mentre altri 2,5 milioni sono sfollati all’interno del loro Paese devastato dalle bombe. “Siamo partiti da Kiev 20 ore fa – spiega una donna mentre accarezza il figlio -, ora cerchiamo una città dove stare”. Sulla strada che porta alla frontiera una coppia è ferma accanto alla loro auto, sono polacchi e stanno aspettando i loro parenti ucraini, mamma e figlia. “Ci hanno chiamato dicendoci che stanno arrivando – dicono -. Ancora qualche minuto e dovrebbero essere qui”. Quello dei minori alla frontiera è un tema molto delicato sul quale si concentrano le attenzioni di numerose associazioni e organizzazioni per la tutela dei loro diritti. “I bambini arrivano alla frontiera spesso senza documenti, spesso da soli.

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