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Papa invoca ancora soccorsi ai migranti. Dopo 90 morti in naufragio denunciati da Msf

08/07/2013 Lampedusa, la corona di crisantemi lanciata in mare aperto dal papa, in ricordo di tutti i migranti che hanno perso la vita durante le taversate.

RABAT- “Aiutaci a riconoscere da lontano i bisogni di quanti lottano tra le onde del mare, sbattuti sulle
rocce di una riva sconosciuta”: cosi’ il Papa ha pregato per i migranti nella Grotta di San Paolo a Rabat. “Fa’ che la nostra compassione non si esaurisca in parole vane, ma accenda il falò dell’accoglienza, che fa dimenticare il maltempo, riscalda i cuori e li unisce”, sono le parole del Papa dopo l’ennesimo naufragio nel Mediterraneo, in acque internazionali, nel corso del quale, come segnalato da Medici Senza Frontiere, avrebbero perso la vita oltre novanta persone che erano partite dalla Libia.

Infatti Msf e Alarm Phone, il 112 dei migranti, che indirizza soccorsi a chiamata, avevano segnalato l’ennesimo naufragio nel Mediterraneo centrale. Oltre 90 persone avrebbero perso la vita in acque internazionali nel naufragio di un barcone sovraffollato partito dalla Libia diversi giorni fa. Solo quattro i sarebbero sopravvissuti, soccorsi dalla petroliera Alegria 1. Proprio i naufraghi avrebbero raccontato che a bordo del gommone erano circa un centinaio e che sarebbero rimasti in mare per almeno quattro giorni, Alegria 1 li sta riportando in Libia, nonostante le proteste delle Ong: “I quattro superstiti ora rischiano di essere respinti illegalmente in Libia – twitta Mediterranea – Alegria 1 deve condurli al porto sicuro più vicino e al più presto”.

Nel pomeriggio era già previsto un incontro di Papa Francesco con i migranti ospitati a Malta.


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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