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Giulio Regeni: legale famiglia su facebook, aiutateci a rintracciare 007 egiziani. La politica si divide per accordo forniture gas con l’Egitto

Giulio Regeni

ROMA – “Aiutateci a trovarli”. E’ l’appello che Alessandra Bellerini, legale dei genitori di Giulio Regeni, ha lanciato su Fb per cercare gli indirizzi dei quattro 007 egiziani accusati delle torture e dell’omicidio del ricercatore italiano. Nel post, tradotto anche in inglese e arabo, sono pubblicate anche le foto degli imputati in Italia. “Sappiamo chi sono, che facce hanno e sappiamo quanto male sono capaci di fare. Ci aiutate a cercarli? – scrive l’avvocato dei Regeni-. Ci servono i loro indirizzi di residenza per poterli processare in Italia. Aiutateci a trovarli. Non diamogli la possibilità di nascondersi ancora dietro la loro arrogante vigliaccheria e di continuare a fare impunemente “tutto il male del mondo”. Chiunque avesse notizie su di loro e sui loro indirizzi di residenza per favore mi contatti. Proteggerò l’anonimato di qualsiasi testimone. Facciamo vincere la giustizia!”.

Proprio in merito al caso Regeni erano sorte polemiche per la conclusione di un accordo con l’Egitto per la fornitura di gas naturale liquefatto. Il contratto è stato firmato al Cairo dall’Eni con la società di stato egiziana Egas, già partner del gruppo in altri progetti, e prevede carichi di Gnl per volumi complessivi fino a 3 miliardi di metri cubi già nel 2022. Si tratta, è vero, di un ulteriore passo avanti nella strategia di diversificazione degli approvvigionamenti, per ridurre la nostra dipendenza dal gas russo, ma Fratoianni di sinistra italiana subito si lancia all’attacco dell’accordo e afferma “Un giorno fanno un tweet indignato con l’Egitto per i continui depistaggi per evitare l’arresto degli assassini di Giulio Regeni – attacca – Il giorno dopo fanno un accordo con il medesimo regime del Cairo per avere il gas. Le due cose evidentemente non stanno insiem”. Imitato anche dal segretario del Pd, Enrico letta, che critica apertamente la decisione della sua maggioranza, proprio in relazione al caso Regeni, mentre l’ex presidente della Camera, Laura Boldrini, dice chiaramente che “dal gas di Mosca a quello del Cairo sarebbe come passare dalla padella alla brace”.


KULANKA

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