Per accelerare il Pnrr il governo decide assunzioni anche di pensionati e snellimento dei concorsi

Il ministro per la pubblica amministrazione, Renato Brunetta ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

Il bisogno assillante di fondi per rimediare a tutte le esigenze che si sono manifestate recentemente, anche a causa della crisi energetica, ha fatto aguzzare l’ingegno a Brunetta, Draghi e ai tecnici della funzione pubblica e del Tesoro, che hanno studiato nuove misure per consentire uno snellimento burocratico delle procedure di attuazione del progetto italiano, con riferimento anche ai prevedibili ritardi da parte di Regioni e enti locali. Che debbono rispettare, come tutti gli altri, rigide scadenze fissate dalla Ue.

Dunque, al fine di accelerare il raggiungimento di alcuni obiettivi stabiliti dal PNRR, il Consiglio dei Ministri ha varato un decreto ad hoc che prevede diverse disposizioni per incrementare le assunzioni nella Pubblica Amministrazione, potenziando la capacità amministrativa di tutti gli Enti locali. Le amministrazioni coinvolte negli interventi del PNRR potranno reclutare anche lavoratori in quiescenza fino al 31 dicembre 2026.

La misura consente ai Ministeri, alle Regioni, alle Province, ai Comuni e alle Città Metropolitane di conferire incarichi di consulenza ai pensionati: si tratta di incarichi retribuiti conferibili per non più di tre anni. Il provvedimento rappresenta una deroga al divieto per le PA di attribuire incarichi ai lavoratori privati o pubblici collocati in quiescenza, stabilito in ottica Spending Review.

Per quanto riguarda l’accesso ai concorsi pubblici, inoltre, il decreto PNRR bis stabilisce che dal 1° luglio 2022 sarà possibile partecipare alle selezioni indette dalle amministrazioni centrali solo iscrivendosi al portale ufficiale InPA.gov.it, dove vengono pubblicati tutti gli avvisi e dove è possibile caricare il CV.  Al momento dell’iscrizione, inoltre, ciascun candidato è tenuto a indicare un indirizzo PEC e un recapito telefonico.

Il Governo, infine, stabilisce anche la creazione di un fondo da 60 milioni di euro per il 2022 al fine di ottimizzare e rendere più efficienti le procedure di assunzione di personale pubblico, anche nell’ambito del PNRR: a questo plafond potrà attingere FormezPA in base all’effettivo fabbisogno finanziario, al fine di anticipare le spese necessarie a svolgere i concorsi.

Speriamo che queste misure, che sembrerebbero di buon senso e adeguate, oltre che semplici da mettere in pratica, possano consentire di superare i prevedibili (e già sperimentati) ostacoli frapposti dalle procedure farraginose che le regole e la prassi della nostra burocrazia centrale e locale non riescono proprio a eliminare.

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Ezzelino da Montepulico


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