Ciliegie made in Tuscany: produzione 2022 abbondante. Avviata la raccolta

FIRENZE – Ecco la buona notizia per l’agroalimentare: dopo il drammatico crollo del raccolto dello scorso anno (-68%) a causa delle improvvise gelate di aprile, proprio quando le piante si trovavano nella fase della fioritura, la produzione di ciliegie Made in Tuscany torna ad essere abbondante e dovrebbe attestarsi tra i 10-12 mila quintali. Lo stima Coldiretti Toscana in occasione dell’avvio della raccolta tra Lari e Casciana Terme, nel pisano, della ”rossa” più famosa ed apprezzata, l’unica ad essere inserita nel paniere regionale delle specialità alimentari tradizionali. L’auspicio? Che anche i prezzi, vista l’abbondanza sul mercato, siano contenuti. Nell’interesse di un consumatore già fin troppo stressato dagli aumenti.
“L’andamento climatico favorevole – spiega Coldiretti Toscana – con un inverno mite, una primavera senza choc termini o particolari stress seguita dall’arrivo del caldo di questi giorni ha favorito una maturazione perfetta dei frutti che garantirà una straordinaria qualità insieme al recupero consistente della produttività delle piante”. Lo spettacolo della fioritura caratterizzata da fiori bianchi-rosa pallidi e profumi dolcissimi, ha lasciato progressivamente il posto al colore rosso intenso dei grappoli che caratterizzano i circa 140 ettari coltivati a ciliegie in Toscana principalmente concentrati tra Livorno, Pisa e Grosseto.
Una produzione di grande qualità, quella Toscana, che deve fare i conti con le importazioni dall’estero: soprattutto da Turchia, Cile, Stati Uniti, Uzbekistan e Spagna. Per essere sicuri di acquistare un prodotto locale – consiglia Coldiretti Toscana – è importante verificare l’etichetta di origine obbligatoria o fare acquisti direttamente ai produttori nei mercati a chilometri zero.
