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Cina e Corea Nord contro Biden, possibile esperimento nucleare durante sua visita a Seul

EPA/RUSSIAN DEFENCE MINISTRY PRESS SERVICE

PECHINO – La visita di Joe Biden in Corea del Sud, programmata per confermare la vicinanza all’alleato e per ribadire la presenza e la volontà del presidente di condizionare anche il settore orientale, nasce sotto cattivi auspici, a conferma della debolezza, a livello, internazionale, del presidente dem. Cina e Corea del Nord reagiscono duramente.

Se gli Stati Uniti insistono nel giocare la carta di Taiwan e vanno “sempre più lungo la strada sbagliata, porteranno sicuramente la situazione a un punto pericoloso”: è l’avvertimento di Yang Jiechi, a capo della diplomazia del Partito comunista cinese, nella telefonata avuta ieri con il consigliere per la Sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan. Yang ha detto che Washington dovrebbe “avere una chiara comprensione della situazione”, ha riferito una nota notturna del ministero degli Esteri di Pechino. “La Cina prenderà sicuramente un’azione decisa per salvaguardare la sua sovranità e i suoi interessi di sicurezza”, ha aggiunto.
La Corea del Nord sta valutando i tempi il suo settimo test nucleare dopo aver completato i preparativi: e’ lo scenario tracciato dall’intelligence sudcoreana (National Intelligence Service) in un briefing a porte chiuse al parlamento di Seul, secondo cui ci sono segnali anche su un lancio di un missile balistico intercontinentale (Icbm) malgrado il Paese sia lottando con un’ondata di Covid-19. La valutazione, riferisce la Yonhap, è maturata tra i timori che il Nord possa compiere una provocazione durante la visita che vedrà da domani il presidente Usa Joe Biden per tre giorni a Seul in vista del vertice con l’omologo Yoon Suk-Yeol.
L’intelligence statunitense sta valutando “la possibilità concreta di un test missilistico … o un test nucleare o entrambi nei giorni o subito dopo il viaggio in Asia del presidente Joe Biden”: lo ha detto, nel corso di un briefing, il consigliere per la sicurezza nazionale, Jake Sullivan. Sullivan ha aggiunto che gli Stati Uniti sono “pronti ad apportare modifiche alla postura militare in risposta a qualsiasi provocazione della Corea del Nord”. “Siamo preparati a ogni emergenza”, ha aggiunto.


Ezzelino da Montepulico


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