Zelensky striglia i potenti di Davos, stop affari con la Russia

KIEV – Il presidente Zelensky ormai non ha più limiti nella sua propaganda, interviene ovunque e contro tutti e stavolta fa le pulci ai politici ed economisti riuniti a Davos invitandoli a troncare ogni rapporto economico con il suo nemico Putin.
Zelensky intervenendo al forum a Davos in Svizzera ha chiesto “sanzioni massime” contro la Russia. Serve un “embargo completo sul petrolio, che “tutte le banche russe siano escluse dai sistemi globali e che non ci sia nessun commercio con la Russia”, ha precisato in collegamento video.
“Questo è il momento in cui si decide se la forza bruta dominerà il mondo. Se così accadrà, non avrà più senso organizzare raduni come quello di Davos”, ha aggiunto . Zelensky ha chiesto il ritiro completo di tutti i paesi stranieri dalla Russia, in modo che non vengano utilizzati per gli “interessi sanguinari” di Mosca.
Poi ha invitato i paesi alla ricostruzione. “Offriamo al mondo la possibilità di creare un precedente per ciò che sta accadendo quando si tenta di distruggere un” paese “vicino. “Vi invito a prendere parte a questa ricostruzione”, ha precisato. “Serve sbloccare i nostri porti marittimi. Bisogna usare tutti i canali diplomatici, perché da soli non possiamo lottare contro la Russia. Noi parliamo con la Commissione europea, il Regno Unito, la Svizzera, la Polonia, e l’Onu e chiediamo loro di prendere misure per un corridoio per l’export del nostro grano e dei cereali – ha aggiunto -, altrimenti la penuria avrà effetti sul mondo e ci sarà una estensione della crisi energetica”.
“Io sono riconoscente al mondo, non perdete questo sentimento di unità, è il segno della forza che i russi temono”, ha detto il presidente ucraino. “Spero che ognuno di voi potrà svegliarsi al mattino chiedendosi: cosa posso fare per l’Ucraina oggi?”, ha poi aggiunto.
