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Spiagge, cosa cambia: nuove gare entro il 2023. Deroghe e indennizzi. Paletti per i concessionari pubblici. Resta il nodo dei taxi

Panariello Bagno Maria
Giorgio Panariello nel film “Bagnomaria”

L’accordo, nel governo, è stato faticoso, ma alla fine Draghi ha trovato la quadra convincendo i partiti della sua litigiosa maggioranza. Resta critica Giorgia Meloni, ma era scontato. E allora vediamo, nel dettaglio, che cosa cambia. Dal primo gennaio 2024 le concessioni potranno essere assegnate in base alle gare, ma anche riordino dei servizi pubblici locali, con una stretta sulle gestioni in house, e una spinta sul fronte delle liberalizzazioni, in particolare per il trasporto pubblico e dei porti e su quello della mobilità verde, a partire dalla maggiore diffusione delle colonnine elettriche in autostrada. Sono alcune delle novità del ddl concorrenza chelunedì sarà approvato al Senato per poi passare alla Camera dove maggioranza e governo dovranno affrontare il nodo dei taxi. Ad ora solo su un capitolo non è stato possibile raggiungere alcuna mediazione: quello della nomina dei componenti delle Authority. E’ infatti stato stralciato l’articolo 32 cheprevedeva una Commissione tecnica chiamata a selezionare lecandidature. Ecco le novità principali per la riforma delleconcessioni balneari.

GARE ENTRO FINE 2023, DEROGHE PER IL 2024 – Le concessioni balneari saranno assegnate in base alle gare a partire dal primo gennaio 2024. Per avere un altro po’ di tempo dovranno esserci ragioni “oggettive, e connesse, a titolo esemplificativo, alla pendenza di un contenzioso o a difficoltà oggettive legate all’espletamento della procedura stessa”. In questi casi ai Comuni serve un “atto motivato” per far slittare il bando, “per il tempo strettamente necessario alla conclusione della procedura e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2024”. Il governo dovrà trasmettere due relazioni, nel corso sempre del 2024, sullo stato delle gare, evidenziandone l’esito e le ragioni che ne abbiano eventualmente impedito la conclusione.

NODO INDENNIZZI – Saranno i decreti attuativi adefinire i “criteri uniformi”, vale a dire omogenei da nord a sud, per la quantificazione dei rimborsi da riconoscere al”concessionario uscente, posto a carico del concessionario subentrante”. I ministeri competenti per materia sono Sviluppo economico e Turismo. Eliminato ogni riferimento all’avviamento, al valore residuo dei beni immobili, a scritture contabili e perizia giurata, elementi contenuti invece nella proposta del governo avanzata martedì dall’esecutivo. In caso di abuso gli indennizzi vengono esclusi.

PALETTI PER CONCESSIONARI PUBBLICI – L’obiettivo è mettere al riparo piccoli e medi operatori balneari dai grandi gruppi concessionari pubblici che si occupano di altri settori, come energia, autostrade, acqua. Nella scelta del concessionariosi terrà conto dell'”esperienza tecnica e professionale già acquisita” ma si escludono “analoghe attività di gestione di beni pubblici”.

ATTIVITÀ SPORTIVE E TERZO SETTORE – Il governo aveva già esteso le nuove norme per le spiagge tra l’altro alle concessioni per fiumi, laghi e per l’esercizio delle attività turistico-ricreative. Ora si amplia alle “attività sportive e al Terzo settore”.


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Sandro Bennucci

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