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Gentiloni: confisca beni oligarchi russi non è scontata, esistono problemi giuridici
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BRUXELLES – Il nostro commissario europeo Paolo Gentiloni molto opportunamente e intelligentemente frena gli ardori di von der leyen e Zelensky in merito alla confisca di beni degli oligarchi russi, che servirebbero a risarcire i danni causati all’Ucraina. Secondo Gentiloni la strada è ancora tutta in salita. Per ora sarebbe possibile soltanto congelare questi beni, come ha fatto Draghi con lo yacht alla fonda a Marina di carrara, attribuito a Putin.
Queste le prudenti parole dell’ex nostro premier: “La decisione sul passaggio dal congelamento alla confisca dei beni degli oligarchi russi in Europa “è difficile e l’esito non è scontato per questioni di natura
giuridica che valuterà ciascun paese membro”. Lo ha detto Gentiloni, parlando all’Associazione Stampa Estera a Roma. “Dobbiamo rispettare la legge e si stanno verificando le condizioni dal punto di vista legale e giuridico perché non è una decisione politica ma ha bisogno di condizioni giuridiche”, ha aggiunto. Ricordando a Zelensky e von der Leyen che le leggi vanno rispettate anche se si tratta dell’ucraina, una situazione simile a quella della richiesta (ma non possibile) accelerazione delle procedure di adesione alla Ue avanzata sempre dal presidente Zelensky e che von der Leyen vorrebbe favorire in tutti i modi.
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