Salvini: svelato il suo piano per la pace in Ucraina. Ma dopo le polemiche non andrà a Mosca
ROMA – “Se Putin era informato della trattativa? Sta scherzando? Mi sembra chiaro. E alcuni segnali da
Mosca sono pure arrivati”: in Russia “avremmo dovuto presentare un piano di pace in quattro punti. Primo punto: individuare una sede neutrale in cui aprire i negoziati. Secondo: la nomina di
tre garanti, i vertici istituzionali di Italia, Francia e Germania, più un garante morale. Terzo punto: le parti devono sedersi al tavolo solo dopo il cessate il fuoco. E in cima dell’ordine del giorno del negoziato prevediamo lo sblocco delle navi che portano il grano e gli aiuti umanitari. Quarto punto: la visita di una grande personalità internazionale a Mosca e Kiev”.
Così in una intervista a La Repubblica Antonio Capuano, avvocato, ex deputato di FI, ora consulente diplomatico del leader della Lega Matteo Salvini.
A Mosca Salvini avrebbe incontrato “certo non le quarte linee. Avete scritto Lavrov ma non avremmo dovuto fermarci lì. E poi era prevista una tappa ad Ankara. In ogni caso, con il parere positivo di Mosca sul piano, Salvini sarebbe tornato dai vertici istituzionali del Paese per riferire. Nessuna iniziativa autonoma. Sarebbe stato Palazzo Chigi a decidere se e come parlarne ad altri leader europei. Il senatore Salvini avverte la responsabilità di non esporre il governo e il suo partito a divisioni e polemiche. Salvini ha deciso di restare in silenzio ma è giusto che si sappia per quale obiettivo alto ha lavorato. È stato massacrato ingiustamente perché l’opinione pubblica non era a conoscenza di questo piano”, conclude Capuano.