Borse: tensioni sui mercati, crollo di Milano (-3,22%) sulla scia di Wall Street (-2,41%). Biden ottimista

MILANO – Tonfo per Wall Street. Il Dow Jones chiude in calo del 2,41% a 29.929,31 punti, il Nasdaq cede il 4,08% a 10.646,10 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno il 3,24% a 3.667,24 punti. Il tutto dopo che il Presidente Biden aveva affermato che una recessione negli usa non è inevitabile.
La maggiore stretta della Fed dal 1994 e lo scetticismo sullo scudo anti-spread dalla Bce affondano le Borse che, dopo il rimbalzo di martedì, tornano sotto pressione con il riaffacciarsi di prepotenza dello spettro della recessione. Le piazze finanziarie europee chiudono in forte calo e vedono andare in fumo 233 miliardi.
Nel Vecchio Continente Milano è maglia nera chiudendo in calo del 3,32% e bruciando oltre 21 miliardi. Dietro Francoforte, che ha perso il 3,31% appesantita dalle tensioni sui titoli di stato tedeschi cresciuti di 20 punti base, tanto da far scendere lo spread tra Btp e Bund a 10 anni sotto la quota psicologica dei 200 punti (fino a 196) per poi chiudere a 202 punti.
