Confesercenti: rendere eque le tassazioni web dei grandi gruppi. Le parole del presidente Gronchi


FIRENZE – “Non è più possibile che un’impresa del nostro Paese arrivi a pagare il 60 per cento di tasse ed una grande azienda web a livello globale che opera nel nostro Paese paghi il 2, 3 o 4 per cento”. A dirlo è stato il vicepresidente vicario nazionale di Confesercenti, nonché presidente toscano dell’associazione, Nico Gronchi, a margine di un’iniziativa su ‘Web tax e digital divide Italia Europa’ promossa dalla stessa
Confesercenti Toscana ed alla quale hanno preso parlamentari parlamentari europei eletti in Toscana.
“Il digitale – ha proseguito Gronchi – sta invadendo il quotidiano di ognuno di noi. Nel 2019 le grandi compagnie hanno fatturato 1.100 miliardi in giro per il mondo. In Italia, a fronte di un fatturato da
3,5 miliardi, sono stati pagati solo 70 milioni di tasse. E’ stata introdotta la digital tax a livello nazionale, il 3 per cento che è davvero poco, + stato introdotto un accordo globale con 136 Paesi che dal 2023 introdurranno un 15 per cento di tassazione nei confronti di queste compagnie. Si tratta comunque di un accordo al ribasso. Abbiamo chiesto – ha concluso Gronchi – ai nostri parlamentari europei di lavorare per far entrare subito in vigore questo accordo e rendere equa e sostenibile la tassazione a livello globale”.
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