Nato: dislocati già 130 militari italiani in Islanda, con gli F35 dell’Aeronautica militare

ROMA – Mentre in Spagna il vertice Nato deciderà di aumentare la pressione su Putin e l’accerchiamento della Russia, Draghi, dal canto suo, ha già fatto atti concreti in questa direzione. La Nato infatti ha deciso di potenziare anche il cosiddetto Fianco Nord dell’Alleanza, che potrebbe diventare in un prossimo futuro un nuovo fronte caldo visti gli appetiti di Mosca anche sulla rotta artica. E a presidiare lo spazio aereo Nato in quella regione Draghi ha subito inviato un contingente di militari e quattro F35A del 32/o Stormo dell’Aeronautica Militare italiana, dislocati in Islanda, presso la base aerea di Keflavik.
Il tutto rientra nel quadro della strategia aggressiva indicata da Stoltenberg e subito sposata dal governo italiano. La guerra per procura di Biden contro Putin vede l’Italia nel ruolo di protagonista. Il nostro contingente è composto da 130 uomini e donne al comando del colonnello pilota Gianmarco Di Loreto. “La nostra presenza qui – spiega l’ufficiale all’ANSA – ha una duplice funzione: da un lato la difesa dello spazio aereo volto a evitare eventuali violazioni dei cieli della Nato, dall’altro svolgiamo un ruolo molto importante in termini di deterrenza sul fronte nord dell’Alleanza Atlantica”.
La Task Force Air – Islanda, posta alle dirette dipendenze del Comando operativo di vertice interforze, è composta – oltre che dal Gruppo Volo e dal personale tecnico e logistico proveniente dai vari reparti della Forza armata – anche da un team di controllori della difesa aerea che, in collaborazione con la guardia costiera islandese, assicura la sorveglianza ed eventualmente l’intercettazione, mediante i caccia F-35A, di velivoli non identificati o che rappresentino una potenziale minaccia.
La catena di allertamento, in caso di eventuali violazioni dello spazio aereo, prevede che l’ordine di intervento immediato dei caccia (in gergo ‘scramble’) venga impartito dal Combined Air Operation Center di Uedem (Germania), l’ente Nato responsabile del servizio di sorveglianza dello spazio aereo nel Nord Europa. Dall’inizio del rischieramento, sono state effettuate 250 sortite di volo addestrative di cui 28 ‘scramble’ addestrativi, per un totale di 433 ore di volo.
Nell’ambito delle attività addestrative congiunte, sono stati rischierati per una settimana sulla base di Keflavik anche 2 velivoli F-35B a decollo corto ed atterraggio verticale dell’Aeronautica Militare per effettuare missioni di addestramento in aree remote e con climi rigidi.
